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LUGANOL'Usi chiude l'acqua calda (dove non è indispensabile)

24.10.22 - 17:04
È una delle misure adottate dall'ateneo per ridurre gli sprechi e risparmiare energia
TiPress
L'Usi chiude l'acqua calda (dove non è indispensabile)
È una delle misure adottate dall'ateneo per ridurre gli sprechi e risparmiare energia

LUGANO - In vista dei mesi autunnali e invernali, l'Usi ha deciso d'introdurre alcune misure di risparmio energetico. I dispositivi, come chiarito dallo stesso ateneo, «sono temporanee e in linea con le principali disposizioni emesse dal Consiglio federale e dal Consiglio di Stato per far fronte alla situazione».

Nello specifico (e in maniera progressiva), si chiuderà l'acqua calda «dove non indispensabile», si ridurrà «l'illuminazione notturna», si chiuderanno parzialmente »gli spazi poco utilizzati, si diminuirà la temperatura «negli edifici e nelle zone che lo consentono: la temperatura sarà fissata a 20 gradi negli uffici e nelle aule e a 19 in zone di circolazione e laboratori dove si sta in movimento. Si calcola che diminuendo di 1° C la temperatura si ottiene un risparmio fino al 10%». Durante la notte e nei fine settimana, la colonnina di mercurio sarà portata a 17/18 gradi.

«Ogni membro della comunità accademica è invitato a dare il suo contributo per ridurre gli sprechi grazie a questi comportamenti: spegnere le luci non essenziali, limitare l’uso di ascensori, limitare l’uso di apparecchi elettrici non necessari (macchine caffè, frigoriferi, microonde, bollitori) ed evitare l’utilizzo di elettrodomestici personali». E ancora; si chiede di «arieggiare correttamente i locali con ricambi d’area puntuali, non lasciare le finestre aperte o a ribalta, spegnere regia, beamer, pc e monitor dopo ogni lezione». Ogni sera saranno impostati i termostati sul regime minimo, verranno chiuse le finestre e gli eventuali oscuranti, saranno spente le apparecchiature in stand by (monitor, Pc, fotocopiatrici, macchine del caffè, ecc...).
Infine, altre misure puntuali saranno introdotte progressivamente dai responsabili delle infrastrutture.

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COMMENTI
 

Moga 2 anni fa su tio
Sembrano le stesse idiozie sentite durante la pandemia, tanto la gente è fessa e crede a tutto

RV50 2 anni fa su tio
Signori stiamo toccando il fondo e a pagarne il prezzo siamo noi cittadini .... quante speculazioni ci sono dietro a questi rialzi nessuno lo saprà dire perché ci sono troppi interessi in gioco e sempre per pochi e soliti ipocriti attaccati al dio soldo ... politici ricordatevi che presto ci saranno le votazioni cantonali e i cittadini ; spero; siano li a giudicarvi
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