Il medico cantonale Giorgio Merlani: «È cresciuta l’immunità della popolazione».
BELLINZONA - Come sono cresciuti in fretta, altrettanto il numero dei contagi da Covid-19 sono calati questa settimana in maniera repentina. Il medico cantonale Giorgio Merlani fa il punto della situazione, dando anche uno sguardo alle prossime settimane.
«All’inizio - spiega - non riuscivo a capire come fosse potuta arrivare un’ondata di contagi così alta, repentina e impattante sugli ospedali. Ora, il quadro è più chiaro osserviamo che è stata un’ondata intensa, ma breve. Se settimana scorsa eravamo di fronte a un assestamento, ora si può dire con più certezza che siamo di fronte a un rallentamento».
I motivi sono diversi: «È bene premettere che non si può mai indicare con assoluta precisione quali siano le motivazioni, ma possiamo solo affidarci ai modelli. Da una parte, il clima è stato mite. Se dovessi dare un parere, direi che, trattandosi della stessa variante presente a luglio e ad agosto, per certi versi si è “esaurito” il bacino di persone che potevano infettarsi ed è cresciuta l’immunità della popolazione. La capacità del virus di diffondersi, quindi, si è ridotta. Insomma, superato il picco, la situazione si è assestata. Purtroppo, in attesa della prossima variante».
E riguardo allo scenario delle settimane a venire aggiunge: «Abbiamo davanti la stagione fredda e sarebbe inverosimile pensare di ridurre a zero le ospedalizzazioni. Arriveranno gli altri virus, tra cui l’influenza. Inoltre, si sta parlando della nuova variante. Ecco, il combinato disposto di questi elementi potrebbe crearci qualche fastidio. Farà la differenza l’immunità della popolazione. Sarà questo l’ago della bilancia».
Capitolo vaccini: al momento, la somministrazione è fortemente raccomandata agli over 65 o alle persone particolarmente vulnerabili a causa di malattie croniche, alle donne in gravidanza o che allattano, ai sanitari e, più in generale, a chiunque sia a contatto con persone a rischio. «I pazienti attualmente ricoverati nei reparti di cure intensive - conclude Merlani - sono persone anziane, malate e/o con problemi di difese immunitarie cui si rivolge la vaccinazione. Al momento, non c’è motivo di cambiare i target della campagna, ma non è detto che non possano modificarsi in presenza di un quadro epidemiologico differente. Attenzione: stiamo parlando di priorità, non significa che per gli altri è vietato. Io mi organizzerò e andrò a vaccinarmi presto».