Cerca e trova immobili

CAMPIONE D'ITALIAIl Casinò di Campione è salvo, i creditori pure

08.11.22 - 13:13
Passa e va alla ratifica del Tribunale di Como il Piano di concordato. L'ad Marco Ambrosini: «siamo fiduciosi».
Foto TiPress
Il Casinò di Campione è salvo, i creditori pure
Passa e va alla ratifica del Tribunale di Como il Piano di concordato. L'ad Marco Ambrosini: «siamo fiduciosi».

CAMPIONE D'ITALIA - Il Casinò è salvo. I creditori - che riavranno i loro soldi - anche. Come è noto è passato il Piano di concordato proposto dalla Società di gestione della sala da gioco, che per i prossimi cinque anni dovrà rispettare gli impegni economici e di esercizio sottoscritti.

Il tribunale ratifica l'approvazione del concordato: attesa la decisione sui tempi di rimborso ai creditori - Il prossimo 21 novembre il tribunale ratificherà (il termine giudiziale è "omologare") il piano. «Significa - ha detto l'amministratore delegato Marco Ambrosini - che il giudice delegato ci convocherà per darci contezza delle risultanze del voto e che il concordato potrà essere omologato. Poi stabilirà le tempistiche e i modi di attuazione». Tradotto: come e con quali tempistiche "il ceto creditizio" riavrà i suoi soldi.

Cinque anni di reggenza non facile - Saranno cinque anni di reggenza di non facile conduzione: «Anno per anno avremo dei risultati da ottenere ma sono fiducioso sull'esito positivo del loro raggiungimento» ha detto l'ad del Casinò di Campione. Che rispetto alle entità economiche che regolano il piano concordatario afferma anche «che siamo sopra il 12%» nelle previsioni di bilancio.  

Poche settimane fa sventato il rischio di un nuovo fallimento - E pensare che poche settimane fa si era rischiato l'ennesimo fallimento (dopo quello del 2018) quando 500 ex dipendenti avevano tenuto con il fiato sospeso l'enclave non avendo ancora apposto la loro firma di assenso al Piano di concordato; firma che poi è arrivata e che ha fatto disporre al tribunale anche la data di udienza di ratifica.

Un casinò un po' più american-style - Nei piani di rilancio di Ambrosini e i suoi - oltre a quello di sanità economica - c'è anche quello di una ridefinizione "commerciale" della casa da gioco, sito entertainment un po' american style: non più soltanto casinò ma anche megastore e luogo di attrazioni con offerte diversificate, dai ristoranti alle boutiques. 

Per Capodanno riapre il Salone delle feste - E in tema di intrattenimento, intanto, la novità che caratterizzerà questi ultimi mesi del 2022 sarà la riapertura del Salone delle feste per Capodanno: «si sta pensando di ospitare degli eventi nuovi rispetto al passato» ha annunciato Ambrosini.  

Nessuna conferma su future nuove assunzioni - La casa da gioco era stata riaperta dopo tre anni e sei mesi di chiusura il 26 gennaio, a organico ridotto (solo 174 dipendenti sono tornati a varcare l'ingresso della sala da gioco contro i 490 in servizio prima della chiusura). Oggi può contare su un'affluenza di 700 clienti al giorno. Ma questo non basta ancora per sgombrare tutte le incertezze che ancora affollano il fronte del comparto occupazionale. L'amministratore delegato non si è voluto sbilanciare sui numeri di un ipotetico ampliamento del personale di servizio con la definizione di nuove assunzioni.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE