Una trentina di persone ha potuto scoprire il palazzo di giustizia con sede nella capitale.
BELLINZONA - La Filanda si fa promotrice anche di piccole gite guidate alla scoperta del territorio. Il gruppo partito in treno da Mendrisio lo scorso 4 novembre, guidato da Claudio Mercolli, contava una trentina di partecipanti. Destinazione? Il Tribunale penale federale di Bellinzona il cui presidente, il giudice Alberto Fabbri, ha dato il benvenuto al gruppo e ha riservato parole di apprezzamento all’iniziativa de La Filanda.
La visita è proseguita in compagnia della giudice Fiorenza Bergomi che ha illustrato, in modo chiaro e didattico, il complesso funzionamento del tribunale, l’attività delle varie corti (plenaria, dei reclami, d’appello, i collegi giudicanti) passando anche in rassegna l’istoriato del Tribunale penale federale in Svizzera.
Il responsabile della logistica si è invece addentrato negli aspetti tecnici e architettonici dell’edificio ristrutturato dagli studi di architettura Bearth & Deplazes con Durisch+Nolli. Ha destato particolare stupore la grande aula centrale, vero centro gravitazionale del tribunale, con il podio del giudice e una cupola a forma di piramide tronca, al culmine della quale i lucernari a imbuto rovesciato portano luce naturale zenitale per conferire all’ambiente un’illuminazione diffusa.
La cupola è caratterizzata da un’audace ornamentazione plastica, sviluppata in collaborazione con Gramazio & Kohler, la cui minuziosa trama suggerisce l’idea della corona di un albero o di un pergolato, richiamo all’antico simbolo del “tiglio della giustizia”. Al pari dell’edificio sacro, infatti, anche al palazzo di giustizia è richiesta una efficacia simbolica fin dall’antichità.
Si è potuto accedere anche alle aule minori, quali la sala per la stampa e la meravigliosa biblioteca allestita ad anello attorno all’apice della cupola. Apprezzati gli affreschi realizzati dall’artista Giuseppe Bolzani di Mendrisio.