Tra i 15 cantoni interessati figura anche il Ticino
BELLINZONA/BERNA - L'indennità giornaliera per richiedenti l'asilo la cui domanda è stata respinta dovrebbe essere aumentata in 15 cantoni, tra cui il Ticino. È quanto propongono i rifugiati riuniti ieri a Berna nel loro "parlamentino", ovvero l'associazione creata nel 2021 per la loro integrazione.
Tra i 15 cantoni interessati, oltre al Ticino, figurano Argovia, Appenzello Interno, Appenzello Esterno, Basilea Campagna, Glarona, Grigioni, Neuchâtel, Nidvaldo, San Gallo, Turgovia, Vaud, Vallese, Zugo e Zurigo. Di norma le autorità cantonali versano meno di 9 franchi al giorno per i richiedenti a cui è stato negato l'asilo o soltanto delle prestazioni in natura, indica l'associazione in una nota odierna.
Le prestazioni variano fortemente da un cantone all'altro, viene ricordato. Talune autorità cantonali utilizzano questo margine di manovra per un trattamento «degno» delle persone la cui domanda d'asilo è stata respinta. Per quelle più «tirchie», il parlamentino dei rifugiati propone di aumentare il sostegno per il cibo, la mobilità, l'igiene o la comunicazione.
L'associazione vorrebbe inoltre che i cantoni e i comuni usassero, nell'ambito dell'asilo, i bunker sotterranei soltanto temporaneamente e in caso di emergenza. I rifugiati dicono di comprendere la situazione attuale, in cui il numero di domande d'asilo è aumentato massicciamente. Ma, a loro avviso, occorrerebbe evitare sistemazioni sotterranee a lungo termine.
Il parlamentino dei rifugiati è stato fondato nel 2021 dal National Coalition Building Institute (NCBI) svizzero. L'associazione si impegna per la loro integrazione e contro i pregiudizi nei loro confronti. Finora, due sessioni hanno riunito in totale circa 150 persone in provenienza da 20 Paesi e da quasi tutti i cantoni.