Il Gran Consiglio ha bocciato l’iniziativa parlamentare socialista. La reazione: «Decisione insostenibile»
BELLINZONA - Il documento, presentato nel 2019 dalla copresidente del Ps Laura Riget e firmato da tutto il gruppo socialista in Gran Consiglio, aveva un titolo chiaro: “Limitiamo i premi per il ceto medio e rendiamo accessibile l’aiuto agli aventi diritto”. Nello specifico, il limite sarebbe stato fissato al 10% del reddito. Dopo una lunga discussione in Parlamento, è stato respinto.
Le due proposte - Come spiegato dal relatore Matteo Quadranti, il rapporto di maggioranza, approvato con 53 voti (21 i contrari e 5 gli astenuti) invitava a respingere l’iniziativa e proponeva «il mantenimento, almeno finora e in attesa di altri sviluppi federali, della situazione normativa e di prassi attualmente in vigore». Il rapporto di minoranza, presentato da Danilo Forini chiedeva di dare seguito all’iniziativa, trasmettendola al Consiglio di Stato «per l’elaborazione urgente del progetto».
La proposta socialista, in buona sostanza, proponeva «l’allargamento delle fasce di reddito dei beneficiari dei sussidi per la riduzione dei premi dell’assicurazione malattia obbligatoria, in modo da dare un sostegno concreto a tutto il ceto medio». Per tutti coloro che appartengono a questa fascia di economie domestiche, «l’impatto dei premi non deve comunque mai superare il 10% del reddito disponibile». Si chiedeva di ridurre o abolire «la quota residua di premio a carico degli assicurati per le fasce di reddito meno abbienti, tramite l’aumento del coefficiente cantonale di finanziamento». Infine, si domandava l’agevolazione dell’accesso ai sussidi.
«L’aumento medio dei premi - ha spiegato l’iniziativista Laura Riget (Ps) - in Ticino è del 9% rispetto al 6,6% a livello nazionale. Poiché i salari medi sono i più bassi, non sorprende che molti facciano fatica a coprire le spese sanitarie». Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa ha sottolineato come l’aumento dei premi di cassa malati sia motivo di preoccupazione. «Sul tema l’impegno del Cantone è stato costante e crescente: stiamo parlando di un aumento di 80 milioni dal 2015 al 2021. Sono 100’000 i ticinesi che ricevono i sussidi Ripam».
«Decisione incomprensibile» - Con un comunicato, il Ps parla di «Decisione incomprensibile». Di fronte a «una vera e propria esplosione dei premi di cassa malati del 9,2% per il Cantone Ticino, la maggioranza di destra ha deciso di negare un aiuto concreto al ceto medio».