La proposta di posticipare l'apertura della zona grill spaventa alcuni cittadini: «Già troppa sporcizia e schiamazzi»
LUGANO - Già solo l'idea di vedere posticipata la chiusura della zona grill a Brè (dalle 23.00 alle 2.00) ha portato un gruppo di cittadini - tra cui il subentrante per il consiglio comunale Guy Trentin - a mettere le mani avanti.
La proposta, ancora a livello embrionale, è finita sul tavolo dell'Esecutivo luganese sotto forma di mozione (sottoscritta peraltro da diversi esponenti del Centro, dei Verdi e della Lega e PLR). E ha messo in allerta chi sul Brè ci vive: «Ci stiamo attivando per una raccolta firme» sottolinea proprio Trentin.
L'idea non è quella di contrastare in toto la mozione (che ha raccolto diversi suggerimenti per rendere il Luganese più a misura di giovane), ma di mettere un freno a un fenomeno che sarebbe già una realtà consolidata da anni. «Parliamoci chiaro, quell'area pubblica è abbandonata da tutti, la polizia non passa e i controlli sono pressoché assenti».
Conseguenza? «Bivacco e sporcizia e nel fine settimana schiamazzi fino alle 5 del mattino», sottolinea Trentin. «Per non parlare dei disagi relativi ai parcheggi, delle auto con a bordo ragazzi che scendono a tutta velocità dal Brè ubriachi. Un problema sul quale facciamo pressione da anni e che andrebbe solo ad estendersi se si offrisse maggior agio a queste abitudini».
Trentin si fa dunque promotore di questa iniziativa: «Siamo pronti a lottare con la massima determinazione affinché nel Parco non ci sia spazio per alimentare ulteriormente questo bivacco incontrollato. Anzi, chiediamo regole più severe per i visitatori e per chi utilizza i grill e gli spazi adiacenti».
«Brè - conclude - è un quartiere con forte connotazione residenziale, chi viene ad abitare qui rinuncia alle comodità e ai servizi che avrebbe in città per godersi la tranquillità e la qualità di vita di questo posto. Spostare i giovani fino a Brè sarebbe un azzardo, sia per questioni di sicurezza che di convivenza con i residenti».