Il testo applicato sarà quindi quello votato dal popolo lo scorso 30 settembre
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha ritirato i decreti legislativi urgenti concernenti l'applicazione dell'imposta di circolazione per il 2023. Di conseguenza il governo applicherà il testo votato dal popolo lo scorso 30 ottobre.
I tre decreti urgenti - presentati il 16 e il 25 di novembre - avevano quale obiettivo quello di sanare le lacune di natura tecnica presenti nella formula sottoposta al voto popolare. E il loro ritiro, spiega l'esecutivo in una nota pubblicata oggi, è da imputare all'assenza «di una solida maggioranza all’interno delle forze parlamentari a sostegno di una delle proposte presentate», «nonostante gli sforzi profusi dal Consiglio di Stato e dai servizi dell’Amministrazione cantonale nell’ottica di una collaborazione costruttiva finalizzata a trovare una soluzione ottimale e condivisa a favore del Canton Ticino e della sua popolazione».
Nel dettaglio, i tre decreti «assicuravano al contempo un impatto finanziario non peggiore di quello calcolato con la formula più favorevole agli iniziativisti» - con un gettito complessivo di 85.3 milioni di franchi nel 2023, con la moratoria per i veicoli immatricolati prima del 2009 -, che, sottolinea il Consiglio di Stato, «non tiene conto della differenziazione della formula in base al ciclo di omologazione dei veicoli».