Anche nel nostro Cantone si è tornati a manifestare contro i «crimini contro l'umanità» perpetrati dal regime iraniano
LUGANO - «Donna, vita, libertà».
È con lo slogan dell'opposizione del popolo iraniano che ieri pomeriggio, in Piazza Indipendenza a Lugano, la diaspora iraniana ticinese ha messo in atto una manifestazione a sostegno della rivolta del popolo iraniano, «la cui forza motrice sono le donne coraggiose e i giovani». In una nota, il gruppo ha comunicato che la protesta è stata fatta per «condannare il brutale arresto, la repressione, la tortura e l'uccisione di un gran numero di manifestanti, compresi bambini e adolescenti, da parte del regime oppressivo al potere in Iran».
«Considerando questi crimini come un chiaro fatto di crimini contro l'umanità» - ha poi proseguito la Comunità - «chiediamo l’immediata sospensione delle condanne a morte dei manifestanti arrestati nella recente rivolta e per la cessazione di questi palesi delitti chiediamo una rapida reazione da parte della Comunità internazionale».
Riuniti, brandendo la bandiera persiana (ovvero quella dell'Iran dal 1576 al 1979, con al centro un leone solare), i manifestanti hanno chiesto «a tutti i difensori della libertà insieme alle persone che credono nella democrazia, in particolare ai residenti in Svizzera nonché la società umana e tutti gli attivisti politici, civili e sociali di sostenere la rivolta del popolo iraniano e di far sentire a tutti la voce del popolo iraniano».
Secondo l'associazione, che ha sottolineato «l'unità senza precedenti di tutti i gruppi etnici iraniani», le misure intraprese finora dalla Comunità internazionale «non sono sufficienti per fermare le terribili e innumerevoli uccisioni degli adolescenti, giovani e meno giovani da parte della Repubblica islamica».
Per questo la diaspora iraniana in Ticino chiede di:
1. Espellere in modo immediato gli ambasciatori del regime islamico dell’Iran dai paesi europei.
2. Identificare le “Guardie rivoluzionarie islamiche” come un gruppo terroristico e come responsabile dell’oppressione e dell’uccisione degli iraniani.
3. Rilasciare i detenuti e cancellare le condanne disumane, compresa la condanna a morte emessa dai tribunali della Repubblica islamica nei confronti di manifestanti rivoluzionari.
4. Perseguire i funzionari criminali della Repubblica islamica per crimini contro l'umanità e congelare i loro beni.