«Le misure di sicurezza erano presenti»
BELLINZONA - È stato assolto il vicepresidente dell'azienda che stava effettuando i lavori a Manno durante quel tragico 9 agosto 2017, giorno in cui un operaio italiano 58enne perse la vita precipitando da un tetto in un cantiere.
Lo riporta la RSI, informando che il processo in pretura penale a Bellinzona è giunto al termine.
Il dirigente dell'azienda del Luganese era stato accusato di omicidio colposo, perché si pensava che non avesse messo in atto le misure di sicurezza necessarie per rendere sicuro il tetto su cui stavano lavorando gli operai.
Oggi, la giudice Orsetta Bernasconi ha però confermato che delle misure di sicurezza erano state montate ed erano presenti. L'operaio, però, ha deciso quel giorno di procedere oltre il percorso indicato, salendo sul tetto senza protezioni (imbracatura) e passando su una parte instabile che, purtroppo, non ha retto il suo peso.
È possibile che la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo faccia ricorso.