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LOCARNOLocarno scende in campo per combattere lo spreco alimentare

03.01.23 - 09:15
La città aderisce a un progetto per "salvare" i pasti già cucinati e non consumati dalle mense dell'istituto scolastico
Municipio Locarno
Locarno scende in campo per combattere lo spreco alimentare
La città aderisce a un progetto per "salvare" i pasti già cucinati e non consumati dalle mense dell'istituto scolastico

LOCARNO - Non sprecare il cibo cucinato e che, per ragioni non prevedibili, non viene né servito né consumato a pranzo. È l'obiettivo del Comune di Locarno: per provare a raggiungerlo, ha deciso di aderire al progetto pilota "Too good to go".

Si comincia lunedì 9 gennaio. «Con la centralizzazione delle cucine - spiega in una nota la Città - i servizi mensa cittadini preparano tra i 420 e i 430 pasti al giorno, senza tenere conto delle merende e delle colazioni legate al servizio extrascolastico. Numeri importanti, destinati a crescere ulteriormente nel prossimo futuro. La centralizzazione stessa delle cucine, così come la crescente attenzione alla pianificazione e negli acquisti, ha permesso di compiere negli anni importanti passi avanti nella riduzione dei consumi». Il Municipio, unitamente alla direzione scolastica, «è però convinto che si possa fare ancora di più, integrando la gestione degli esuberi con le misure messe in atto finora. Infatti, grazie al progetto pilota di adesione all’app Too good to go si punta a salvare i pasti già cucinati, ma che per ragioni non prevedibili non vengono serviti né consumati durante la giornata».

L'applicazione è una startup nata in Danimarca oltre 10 anni fa: in poco tempo si è espansa in altre nazioni europee, come la Svizzera, dove è attiva dal 2018. Da allora su territorio elvetico sono stati salvati più di sei milioni di pasti, con una media quotidiana di 7’500 unità. 

Il funzionamento è semplice: «L’utente cerca un commercio nei suoi dintorni, prenota e paga la sua “Magic box” direttamente sull’app. Si presenta poi negli orari indicati e la ritira dopo aver mostrato la ricevuta di pagamento. Il contenuto di quest’ultima è appunto una “sorpresa”, costituita dall’esubero che il commerciante aderente mette a disposizione.  Nel caso dell’Istituto scolastico di Locarno, appunto, un pasto/del cibo prodotto dalla cucina centralizzata, ma non consumato – come detto – per motivi imprevedibili».

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