Il CS()A Il Molino ha organizzato un presidio davanti al Consolato italiano di Lugano.
LUGANO - I Molinari tornano in strada. Questa volta per sostenere il prigioniero anarchico Alfredo Cospito, che da oltre dieci anni è rinchiuso in regime 41bis (il cosiddetto carcere duro) nella prigione di Bancali nel Comune di Sassari, in Sardegna. E che dal 20 ottobre 2022 ha iniziato uno sciopero della fame.
«Dalle 16.00 siamo in presidio davanti al consolato italiano», sottolinea il CS()A Il Molino in una nota, precisando di stare rivendicando «con striscioni, cori e slogan» l'abolizione del regime 41 bis definito dai Molinari «un metodo di tortura».
L'uomo, un 56enne originario di Pescara, si trova dietro le sbarre per aver gambizzato un manager nel 2013 e rischia l'ergastolo per aver posizionato - nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2006 - due pacchi bomba davanti alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo. «Quest'azione - ricorda il CS()A - non ha provocato né morti né feriti, ma ora la Cassazione l'ha riqualificata come strage politica con conseguente possibile condanna all’ergastolo ostativo».