A un anno dalla nuova procedura per gli alloggi in locazione sulle piattaforme online: «4'500 richieste per circa 10'000 letti»
LUGANO - Manca una manciata di giorni all'anno di vita della nuova procedura per gli alloggi a uso turistico in locazione sulle piattaforme online (ad esempio AirBnb o Booking), entrata in vigore il 1° febbraio 2022.
Allo scopo di arginare eventuali irregolarità (favorite da questi nuovi metodi di locazione), ogni datore di alloggio dovrebbe essere ormai stato registrato con un suo numero identificativo. Chi era già sottoposto alla Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (LEAR) lo ha ricevuto automaticamente. Gli altri, quelli appunto delle piattaforme online, avrebbero dovuto annunciarsi sull’apposita piattaforma dell’Agenzia turistica ticinese.
Un tentativo, quello del Cantone, di regolamentare un settore un po' troppo "libero" e cresciuto in modo importante negli ultimi anni? Lo abbiamo chiesto ad Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo.
«Esatto. Il settore degli alloggi in locazione ad uso turistico è in costante crescita e la piattaforma, che ha quasi un anno di vita, oltre a regolamentarlo si ripropone una mappatura dell’offerta, un trattamento equo anche rispetto al settore alberghiero, ma vuole anche creare il presupposto per un minimo di qualità degli alloggi offerti».
In che percentuale l'offerta è su queste piattaforme?
«Difficile dare dei numeri, visto che una parte degli alloggi proposti non viene rilevata. Possiamo comunque stimare che l’offerta di alloggi ad uso turistico rappresenta, nei mesi estivi, più del 30% del totale dei letti».
Le strutture avevano 12 mesi per richiedere il numero. Quanti l'hanno fatto? Quanti si sospetta che si siano "dimenticati" di farlo?
«Gli "affittacamere" con più di 5 letti sono soggetti alla LEAR e a loro è stato assegnato automaticamente un numero identificativo. Ad oggi abbiamo circa 4500 richieste per circa 10.000 letti. Difficile stimare quanti ne mancano».
Questa nuova mappatura dell'offerta in Ticino cosa ha permesso di scoprire?
«La piattaforma fornisce dati molti interessanti che noi sintetizziamo in una dashboard. Tra le informazioni più interessanti vi sono il numero di oggetti e il numero dei letti per Comune».
Per l'incasso sulla tassa di soggiorno invece a che punto siamo?
«Per il momento la piattaforma non ha un impatto diretto sulla riscossione della tassa di soggiorno, che resta di competenza delle OTR. Sono in corso delle trattative con AirBnb per una riscossione diretta al momento della prenotazione».
Si prevedono dei controlli allo scadere di questi 12 mesi? Si hanno già idee sulle possibili sanzioni?
«Non spetta ad ATT effettuare controlli o applicare sanzioni. Questo sarà di competenza dei Comuni e delle OTR».