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ONSERNONEReati stradali mai commessi: ma intanto gli arrivano due multe

13.02.23 - 06:30
Un 73enne di Vergeletto non va in Italia da decenni. Eppure l'agenzia d'incasso gli chiede soldi per infrazioni oltre confine.
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Reati stradali mai commessi: ma intanto gli arrivano due multe
Un 73enne di Vergeletto non va in Italia da decenni. Eppure l'agenzia d'incasso gli chiede soldi per infrazioni oltre confine.

ONSERNONE - La prima multa è legata a un divieto di sosta a Pisa. La seconda al mancato pagamento del transito lungo l'autostrada della Pedemontana. Un'agenzia d'incasso bussa da mesi alle porte di un 73enne di Vergeletto. Il problema è che il signore in questione non si reca in Italia da almeno un decennio. Inoltre, nel primo caso il modello di auto indicato non corrisponderebbe a quello dell'anziano. Nel secondo invece è anche il numero di targa a essere completamente differente. 

La Polo al posto della Peugeot – Una situazione assurda che sta superando ogni limite. A occuparsi della questione è il cognato, ex giudice di pace, del malcapitato. «La multa di Pisa era di circa 100 franchi. A causa dei mancati pagamenti è lievitata a 600 franchi. È pazzesco. E pensare che noi abbiamo indicato sin da subito che il marito di mia sorella ha una Polo e non una Peugeot. Pisa non l'ha mai vista nemmeno in cartolina. Il numero di targa è uguale ma forse possono avere sbagliato una cifra. Adesso si è aggiunta pure la questione della Pedemontana. Lì non corrispondono né il modello del veicolo né il numero di targa. Professionalità zero. Figuratevi che nella busta assieme alla multa per il mio parente c'era anche la multa destinata a un altro signore di Melide. Scandaloso». 

Il precetto esecutivo che non ci sarà mai – La famiglia del 73enne spera che tutta questa vicenda sfoci in precetti esecutivi. «In modo che poi davanti al giudice si possa dimostrare che siamo nel giusto». Tio/20Minuti ha provato a contattare l'agenzia d'incasso. Una collaboratrice risponde: «Il precetto esecutivo non ci sarà mai. Perché si tratta di una questione internazionale, non locale. Noi in ogni caso eseguiamo quello che ci viene richiesto dal committente». 

Errori di trascrizione – Insomma, la vicenda sembra essersi infilata in un vicolo cieco. E rischia di continuare all'infinito. Katya Schober Foletti, avvocato dell'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI), ammette: «Non si tratta di casi rari. Io stessa una volta avevo ricevuto una multa per un reato stradale mai commesso. In quella circostanza avevano sbagliato a trascrivere un numero di targa. Sono errori che possono capitare. Bisogna calcolare che su milioni di infrazioni, qualcosa può andare anche storto».

«Se siete nel giusto, non pagate» – Il 73enne onsernonese tuttavia pare essere abbastanza sfortunato. Con due multe per reati fantasma ricevute in pochi mesi. «Se una persona è sicura di non avere commesso l'infrazione non deve mollare. Non paga la multa e basta. Chiaro che psicologicamente non è evidente vedere una sanzione crescere a causa dei mancati pagamenti. L'importante è avere le prove della propria innocenza. Il mio consiglio, quando è possibile, è anche quello di chiedere alla polizia o alle autorità competenti le immagini dell'infrazione, in modo da poterla confutare». 

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