L'istituto rischia di dover chiudere i battenti.
POSCHIAVO (GR) - La Scuola professionale di Poschiavo (SPP), l'unica scuola d'arti e mestieri di lingua italiana nei Grigioni, sta vivendo un momento molto difficile. Per l'Ufficio della formazione professionale dei Grigioni (UFP) il numero di iscritti è insufficiente.
La direzione e la commissione di sorveglianza della SPP hanno emanato oggi un comunicato dal titolo «Il futuro della formazione professionale di base in Valposchiavo è a un bivio?». Nella nota si legge che se in una prima fase erano minacciate soltanto le classi di impiegato di commercio al dettaglio, di installatore di impianti sanitari, di lattoniere e di metalcostruttore, ora l'UFP di Coira rincara la dose e mette in forse anche le classi di falegname, polimeccanico e operatore in automazione. Queste ultime formazioni risulto a rischio nonostante la presenza sul territorio delle officine meccaniche della Ferrovia retica e di Repower.
La SPP offre da anni ai giovani provenienti dalla Valposchiavo, dalla Bregaglia e dalla Provincia di Sondrio la possibilità di seguire una formazione culturale e professionale in lingua italiana nei Grigioni. La frequentano giovani apprendisti che hanno scelto una formazione pratica nei Grigioni meridionali e che successivamente vanno a rifornire di competenze soprattutto le aziende di questa regione, Engadina compresa.
La SPP si trova dunque ad un bivio: chiudere i battenti, il che porterebbe le aziende del territorio ad assumere meno apprendisti, oppure esercitare uno sforzo immane per raggiungere il numero sufficiente di iscrizioni richieste dalle direttive dell'UFP.
Da tanti anni la SPP forma apprendisti valtellinesi e valchiavennaschi che stipulano un contratto di formazione con aziende a livello regionale. Per loro un'ipotetica formazione teorica in lingua tedesca sarebbe molto ardua, quasi proibitiva. Rimarrebbe l'alternativa canton Ticino, a oltre due ore di distanza in auto, o ad oltre quattro ore di treno passando per Monza. Secondo i responsabili della SPP, un pericoloso declino delle competenze professionali nelle aziende artigianali del Grigioni meridionale sarebbe inevitabile.
All'inizio dell'anno scolastico 2022/2023 il co-direttore Lino Compagnoni aveva dichiarato a ilbernina.ch che le persone in formazione iscritte alla Scuola professionale di Poschiavo erano 95, di cui ben 70 provenienti dalla vicina Provincia di Sondrio. E, come dichiarato lunedì scorso la sindaca di Pontresina (GR) Nora Saratz Cazin in occasione di un incontro sulla collaborazione fra Grigioni e Lombardia, «senza i numerosi collaboratori provenienti dalla Valtellina e dalla Valchiavenna, i Grigioni meridionali potrebbe chiudere il giorno dopo».