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All'altare con l'urna del figlio morto

CRESCIANOAll'altare con l'urna del figlio morto

25.01.23 - 06:30
Stupore in chiesa durante il matrimonio di Annabella Russo e del compagno Haqi: «Volevo che il mio Pippo fosse con me».
Lettore Tio/20Minuti
All'altare con l'urna del figlio morto
Stupore in chiesa durante il matrimonio di Annabella Russo e del compagno Haqi: «Volevo che il mio Pippo fosse con me».

CRESCIANO - Ha amato così tanto il suo Giuseppe. Se ne è occupata fino all'ultimo giorno della sua esistenza terrena. Giuseppe Russo ha vissuto per quasi 20 anni attaccato a un respiratore meccanico. Fino alla morte sopraggiunta in una sera d'aprile del 2020. Quel giorno mamma Annabella lo disse sottovoce. «Giuseppe, Pippo mio, sarai sempre con me» È il retroscena della commovente cerimonia svoltasi sabato scorso a Cresciano (Riviera). Annabella ha sposato il suo compagno Haqi. E all'altare si è portata l'urna contenente le ceneri del figlio morto. 

L'annuncio al microfono – Una presenza insolita, che ha lasciato di stucco i partecipanti al matrimonio. Mamma Annabella a un certo punto lo ha annunciato col microfono: «Giuseppe, caro figlio mio. Mamma ti aveva promesso che ci saresti stato in questo giorno speciale. Però te ne sei andato prima. Ho deciso che anche tu avresti dovuto portarmi gli anelli all'altare. Ho mantenuto la promessa. Mamma ti ama all'infinito. E ti ringrazia di averle insegnato cosa significa l'amore eterno. Grazie, figlio mio». 

Una malattia cinica – Sin dalla nascita Giuseppe era affetto da una miopatia miotubulare centronucleare. Una malattia genetica muscolare molto rara che lo condannava a vivere in un letto e a dovere essere completamente dipendente da altre persone. «Vanessa, la sua infermiera, è diventata una di famiglia. Al matrimonio è stata la mia testimone. Ho sofferto tanto per la malattia di mio figlio. Ma ho anche vissuto tanti momenti di gioia. Giuseppe non poteva parlare con la bocca. Ma regalava emozioni a tutti». 

Con la benedizione del sacerdote – La scelta di portare le ceneri del figlio all'altare ad alcuni potrebbe sembrare discutibile. Di certo non a questa madre coraggiosa. «È stata una scelta d'amore. E chiedo il massimo rispetto. Il sacerdote mi ha detto che non aveva mai visto una cosa del genere. Però non si è minimamente opposto alla nostra volontà. Anzi, è stato gentile e comprensivo. Volevo che Giuseppe ci fosse nel momento in cui io e Haqi ci saremmo scambiati gli anelli. Doveva essere Pippo in un certo senso a consegnarceli. Desideria, l'altra mia figlia, a cui sono enormemente grata, ha accompagnato Giuseppe all'altare assieme ad altre due damigelle». 

Un messaggio per altre mamme – Annabella, oltre ad avere rilasciato alcune interviste a Tio/20Minuti in passato, è stata protagonista anche di un documentario televisivo. Ora finisce di nuovo sui media. «Qualcuno potrebbe pensare che io lo faccia come auto terapia. In realtà vorrei lanciare un messaggio a tutte quelle mamme che hanno perso un figlio. Io ho amato Giuseppe con tutta me stessa. E con la forza dell'amore si possono superare anche i momenti più bui». 

 

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