Avviato un progetto di geolocalizzazione per monitorare gli spostamenti degli animali
VERZASCA - Geolocalizzare capre e pecore sugli alpeggi: l’Associazione Agricoltori della Valle Verzasca e la Fondazione Verzasca hanno messo in piedi un progetto innovativo per monitorare gli spostamenti del bestiame. La sperimentazione è partita già dal mese di maggio e ha coinvolto una decina di allevatori.
«Il forte innalzamento del limite del bosco negli ultimi decenni a copertura di aree dove era un tempo maggiormente facile l’individuazione delle greggi e gli eventi atmosferici sempre più estremi e improvvisi e, non da ultimo, la sempre più diffusa presenza del lupo preoccupa e impegna fortemente l’agricoltura di montagna - scrivono in una nota i promotori dell'iniziativa - specialmente in zone ripide e difficili dove non risulta oggettivamente possibile una gestione improntata sulla presenza continua dell’uomo, con cani di protezione o con recinzioni».
Così con un'app, utilizzabile sia sullo smartphone che sul Pc, è possibile la localizzazione live delle greggi: sugli animali infatti vengono installati dei ricettori che trasmettono - veicolato da una rete di antenne - il segnale ai dispositivi.
«L’obiettivo condiviso fin dall’inizio era di proporre una soluzione coordinata su scala regionale - si legge ancora nella nota - e dopo un’informazione e sondaggio a tutti i potenziali interessati, si sono coinvolti individualmente gli agricoltori aderenti per riconoscere e delimitare con precisione le zone degli alpeggi da coprire dal segnale tenendo conto di possibili future estensioni».
Si sono quindi individuati i migliori punti strategici in cui posare le sei speciali antenne «e installate già nel corso del mese di maggio. Ben dieci agricoltori della Valle Verzasca e del Piano hanno potuto così beneficiare già durante il carico estivo degli alpi dei ricettori, funzionanti con semplici normali batterie».
Complessivamente, sono stati consegnati e attivati un centinaio di ricettori. «Grazie alle antenne, la posizione precisa del bestiame viene riportata all’allevatore sul suo telefono o computer in tempo reale - spiegano - così come una moltitudine di altre informazioni come la mappatura precisa degli spostamenti o segnalazioni via Sms se il capo appare fermo per troppo tempo, spostamenti repentini (come l’attacco da predatori) o se entra o esce da determinati perimetri definiti».
I feedback dopo i primi sei mesi confermano la praticità del sistema malgrado alcune aspetti che sono in corso di miglioramenti per raggiungere l’ottimo funzionamento del sistema. «Gli agricoltori - si legge ancora nella nota stampa - sono riconoscenti di come si possa ora risparmiare un po’ di energie, ansie e tribolazioni. La dotazione di ricettori anche su cani pastore si è rivelata particolarmente utile per facilitare la convivenza con gli escursionisti di passaggio. Una maggior serenità e sicurezza, dunque, anche emotiva, è riconosciuta dai beneficiari, sebbene la massiccia presenza del lupo inquieta sempre molto».
Il progetto, che ha comportato un investimento di poco inferiore ai 60.000 franchi, è stato reso possibile grazie al sostegno dell’Associazione aiuto svizzero alla montagna (Berghilfe), della Fondazione ex-latteria di Tenero e della Sezione agricoltura del Dipartimento del Territorio, nonché dei Patriziati interessati.