E lo "stacco" con la media degli altri cantoni svizzeri è in crescita costante negli ultimi 10 anni, la conferma dei dati dell'Ust
BERNA - Nel 2020, le differenze salariali tra il Ticino e il resto della Svizzera sono rimaste alte, attestandosi al di sopra del 20%. È il risultato della Rivelazione della struttura dei salari (Rss) pubblicata oggi dall'Ufficio federale di statistica (Ust).
Ogni 2 anni, l'Ust pubblica i dati relativi alla struttura e all'evoluzione dei salari in Svizzera e anche quest'anno il Ticino risulta in difetto rispetto alle altre regioni svizzere.
Nel 2020, il divario tra la mediana salariale dei settori secondari e terziari tra il Ticino e il resto della Svizzera era dell'ordine del 23,3%, con 5'203 franchi di salario mediano in Ticino e di 6'414 franchi nel resto della Svizzera.
Il salario mediano ticinese, oltre a essere inferiore, si sta sempre più allontanando da quello degli altri cantoni. Nel 2010, il divario tra i salari mediani in Ticino e quelli del resto della Svizzera si attestava infatti al 19,1%.
Secondo l'Ust, i motivi sono da cercare nella struttura del mercato del lavoro ticinese. Il costo della vita inferiore e la forte presenza di manodopera frontaliera eserciterebbero una pressione al ribasso sui salari dei residenti.
La Rilevazione della struttura dei salari (RSS) è un’indagine campionaria biennale rilevata presso circa 35.000 imprese e amministrazioni private e pubbliche a cui viene inviato un questionario. La partecipazione è obbligatoria e conta oltre 2 milioni di dipendenti (RSS 2020). La RSS consente di descrivere, sulla base di dati rappresentativi, la struttura dei salari in tutti i rami economici dei settori secondario e terziario.