Gli obbiettivi del canton Ticino? L'indipendenza energetica e la neutralità climatica
BELLINZONA - Ridurre i consumi, aumentare la produzione di energia (specie delle rinnovabili), ma anche diminuire la produzione e la presenza di Co2 e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Sono questi, volendo riassumerli, i punti salienti del PECC, il progetto di Piano energetico e climatico cantonale che nella seconda "c" dell'acronimo trova il cuore della sfida: un piano per un cantone sì indipendente energeticamente, ma soprattutto orientato alla sfida climatica.
«Un contesto umanamente tragico» - Un aggiornamento di strategia, quello che il Governo ha posto in consultazione (fino al 31 marzo), che avviene in un contesto «difficile e umanamente tragico», ha sottolineato il Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta. Anche per questo, però, «centrale e prioritario per il nostro cantone».
Aumento della produzione energetica... - Il nuovo piano punta dunque a mantenere e ottimizzare le produzioni di energia idrolettrica (ad esempio tramite l'innalzamento dei bacini di accumulazione esistenti come quello della diga del Sambuco), ad aumentare e sviluppare la produzione di energie da fonti rinnovabili, e a lavorare per il risparmio energetico con una pianificazione per gli immobili cantonali e lo sviluppo del fotovoltaico.
... con un occhio ai mutamenti climatici - Parallelamente si intende lavorare pianificando degli adattamenti ai mutamenti climatici. Specie nel settore agricolo, con «tecniche colturali adeguate alle condizioni climatiche, il sostegno all'agricoltura biologica, la promozione di soluzioni che preservano il suolo e la gestione integrata dell'approvvigionamento idrico». E ovviamente del turismo: «Altro settore centrale per l'economia cantonale e significativamente colpito dal cambiamento climatico», come sottolineato dal direttore del DFE. «Andiamo verso innevamenti sempre più radi ed estati più lunghe e calde. Occorre quindi diversificare l'offerta turistica, diffondendo buone pratiche ambientali nell’ambito della responsabilità sociale delle imprese da parte degli attori del settore del turismo, aumentando la competitività delle destinazioni e promuovendo un turismo responsabile ed eco-sostenibile».
«Società 100% rinnovabile» - Insomma, gli obiettivi della politica energetica e climatica cantonale sono quelli di raggiungere «una società 100% rinnovabile», ha precisato il Capo della Divisione dell’ambiente, Giovanni Bernasconi. «Rispetto al 2008 abbiamo già abbattuto i consumi dell'8% e le emissioni del 18%. Anche il trend delle pompe di calore è positivo, ma bisogna aumentare la velocità, o rischiamo nei prossimi anni un aumento delle temperature tra i 2 e i 3 gradi», ha aggiunto.
Il nuovo PECC punta dunque a un'ulteriore decarbonizzazione, alla riduzione dei consumi, alla diminuzione e persino la cattura delle concentrazioni di CO2. Lo scenario per il 2050 è ambizioso: «Vogliamo ridurre i consumi totali del 37% (pro capite del 48%) e le emissioni totali e pro capite del 90% (rispetto al 2008) - ha concluso Bernasconi -. Dobbiamo triplicare la produzione di energia termica e settuplicare quella delle rinnovabili».