TICINO / SVIZZERAExit. In Ticino 28 persone hanno fatto ricorso al suicidio assistito

ZURIGO - Lo scorso anno 1'125 persone, di cui 28 in Ticino e 22 nei Grigioni, hanno fatto ricorso all'aiuto al suicidio di Exit Svizzera tedesca, un dato in crescita del 15% rispetto all'anno precedente.

Negli ultimi 12 mesi oltre 17'300 persone hanno aderito all'associazione senza scopo di lucro, che a fine anno contava oltre 154'000 membri nei cantoni germanofoni e a sud delle Alpi. E la tendenza al rialzo non si arresta, rileva Exit Svizzera tedesca in una nota odierna: solo nel mese di gennaio di quest'anno altre 2200 persone hanno richiesto la tessera dell'associazione.

Malattie e disabilità - Le ragioni di questo sempre maggiore bisogno di ricorrere al suicidio assistito sono da ricercare nell'invecchiamento della società, che ha come conseguenze malattie o disabilità che incidono gravemente sulla qualità della vita.

L'età media delle persone assistite nel 2022 era di 79,6 anni. Si tratta di un aumento di 1,4 anni rispetto al 2021. Come negli anni passati, le donne costituivano circa il 60% dei casi. La maggior parte delle persone che hanno fatto ricorso a Exit soffriva di cancro in fase terminale: 413 persone, pari al del 37% del totale. L'associazione ha accompagnato alla morte anche 320 persone molto anziane con infermità multiple e diverse persone con disturbi che causano dolore cronico.

Nella tranquillità di casa - La stragrande maggioranza dei malati gravi può morire in modo autodeterminato nella propria casa. Nel 2022, il 76% dei suicidi assistiti sostenuti da Exit è avvenuto in locali privati. Il numero di suicidi assistiti nelle case di riposo e di cura è stato del 18,6%. Nel complesso, i suicidi assistiti rimangono rari in Svizzera e rappresentano poco più dell'1,5% dei decessi.

La consorella di Exit nella Svizzera francese ha sede a Ginevra, conta all'incirca 30'000 membri e porta il nome di Association pour le Droit de Mourir dans la Dignité (ADMD).