Il Laboratorio cantonale ha rilevato non conformità nel 19% dei cibi pronti, nel 14% dell'olio da frittura e nel 15% del ghiaccio.
BELLINZONA - Ristoranti, bar e take away. Ma anche food truck, negozi, mense e alberghi. Sono ormai moltissime e offerte in varie forme, anche in Ticino, le possibilità di consumare un pasto fuori casa. Ma non sempre la qualità e l'igiene sono garantiti. Durante il corso del 2022 il Laboratorio cantonale ha infatti rilevato contaminazioni nel 19% dei cibi pronti analizzati, nel 15% del ghiaccio e nel 14% dell'olio da frittura.
I campioni prelevati sono stati 426 in tutto, le aziende controllate 195.
Cibi pronti - Tra i cibi pronti esaminati dal Laboratorio cantonale la percentuale di non conformità più alta, pari al 38%, è risultata essere quella dei prodotti a base di affettati. Seguono, con il 25%, le derrate trattate termicamente per il consumo come pasta, riso e carni. Meglio invece i prodotti miscelati come insalata di riso e panini, con un 11%, e gli articoli da pasticceria con il 7%. Nessun problema, infine, per insalate e frutta.
Ghiaccio - Ulteriori spiacevoli lacune igieniche sono emerse nel ghiaccio. In sei dei 92 campioni prelevati sono stati trovati batteri di origine fecale (escherichia coli e/o enterococchi). La presenza di pseudomonas aeruginosa, indice di una non ottimale igiene di produzione e/o conservazione del ghiaccio, è inoltre stata rilevata in nove campioni. Le contaminazioni riscontrate, precisa il Laboratorio cantonale, «sono da attribuire a una carenza nella gestione delle macchine del ghiaccio. Le mancanze riscontrate più frequentemente sono l’assenza di un piano di pulizia regolare e di un contratto di manutenzione per le macchine del ghiaccio».
Olio da frittura - Vi è margine di miglioramento anche per quanto concerne l'uso della friggitrice. Su 153 campioni di olio da frittura prelevati, 21 presentavano non conformità in termini di qualità microbiologica. In quattro di questi casi, oltre alla contestazione amministrativa, «si è aperta una procedura contravvenzionale a carico del responsabile a causa del massiccio superamento del valore massimo ammesso di parti polari».
Un pesce sicuro - Nessun problema riscontrato, invece, per quanto riguarda la concentrazione di istamina nel pesce, che può causare un'intossicazione alimentare. Nei 12 campioni analizzati non è infatti stata rilevata alcuna contaminazione.
Il Laboratorio cantonale sottolinea infine come in nessun caso sia stata riscontrata la presenza di batteri patogeni quali salmonella o listeria monocytogenes al di sopra dei limiti di legge. Le percentuali di non conformità rilevate si attestano in generale «a livelli simili a quelli riscontrati negli anni passati».
A rendere più complesso il lavoro svolto è però «la continua evoluzione del settore della ristorazione e i frequenti cambi di gerenza». È dunque «difficile» per il Laboratorio «valutare l’efficacia a medio e lungo termine delle misure implementate a seguito dei controlli».