Lo ha detto il Direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta
BELLINZONA - Le previsioni di qualche giorno fa di UBS riguardo alla possibilità che per anni gli utili della Banca Nazionale di Stato non vengano distribuiti ai Cantoni desta seria preoccupazione nel Direttore del dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta, che in un'intervista a laRegione ha detto che «sarebbe una novità. In passato c’è sempre stata, con alti e bassi, una certa distribuzione. Se dovesse realizzarsi lo scenario peggiore - ha specificato - il rischio potrebbe essere reale, in quanto ci sarà il peso del riporto negativo dei 39 miliardi previsto dall’attuale sistema».
Certo sono previsioni, ma Vitta dice che «non si può restare nell'incertezza. In questo contesto sarà importante che il Dipartimento federale delle finanze, che ha sottoscritto la Convenzione per la ridistribuzione degli utili con la Bns, dia delle indicazioni agli enti pubblici su cosa prevede per i prossimi anni, in coordinamento con la Banca stessa. È chiaro che nessuno può convivere a lungo con l’incertezza di non sapere se i soldi arriveranno o meno».
Sul fatto che gli utili BNS possano essere esclusi dai preventivi futuri, il direttore del DEF dice che «sul Piano finanziario, gli utili della Bns sono già stati ridotti, ma non azzerati. Su questo tema sarebbe auspicabile, in vista dell’aggiornamento della pianificazione, un certo grado di coordinamento tra la Confederazione e i Cantoni».
Il riequilibrio dei conti dello Stato è fatto economico prioritario per Vitta: «Il punto di partenza è un Consuntivo 2022 che dovrebbe chiudersi attorno al pareggio». Ma - come ha detto al quotidiano bellinzonese - il problema si ripresenterà nel 2023 con l'aggravante delle perdite del 2020 e 2021. Su questo punto Vitta è chiaro: se mancano tante risorse «gli interventi sulla spesa dovranno essere più incisivi».
Esclude un aumento delle tasse e «un moltiplicatore fermo al 96,7%.