La fioritura dei pollini in Ticino è cominciata prima, così come i sintomi. I motivi principali:lo smog e l'aumento delle temperature.
BELLINZONA - Starnuti, occhi rossi e raffreddore: migliaia di ticinesi sono già alle prese con i sintomi delle allergie. Con l'aumento delle temperature, la fioritura dei pollini, insomma, nel nostro Cantone è già iniziata, in anticipo rispetto al solito (infatti, la campagna sanitaria è già cominciata).
«Nelle ultime settimane abbiamo constatato un aumento delle riniti, rinocongiuntiviti e crisi d’asma», conferma Igor Salvadé, capo servizio di Medicina interna, allergologia e immunologia clinica all’ospedale regionale di Locarno.
«L’incremento - aggiunge - è dovuto soprattutto alle allergie respiratorie: rispetto al passato, i pollini di nocciolo e ontano sono fioriti con un mese d’anticipo. I bollettini del nostro Cantone, per esempio, hanno iniziato a misurare alte concentrazioni di polline di nocciolo già a inizio gennaio».
Il trend è chiaro e, al momento, non si prevedono “inversioni” di marcia: i ticinesi dovranno confrontarsi con i sintomi per un periodo più lungo rispetto al passato. «Prendiamo le betulle - spiega Salvadé - a causa della fioritura, si starnutiva da febbraio fino ad aprile: oggi si comincia a inizio anno. Poi, arrivano le graminacee: se si è allergici a entrambi, per esempio, si rischia d’avere problemi da gennaio a luglio. Quindi, per più di metà anno».
Uno dei motivi principali è il riscaldamento climatico e il conseguente aumento delle temperature: «Non si tratta di una bufala - conferma Salvadé - negli ultimi anni, si calcola circa un mese in più di sofferenza l’anno. Inoltre, con l’aumento dello smog c’è più polline, perché le piante si difendono. Non sono buone notizie per gli allergici».
I consigli vanno dallo «stendere il bucato all’interno della propria abitazione» al «lavare i capelli prima d’andare a letto ed evitare di arieggiare i locali a metà mattina, quando i picchi di polline sono elevati». Inoltre, sarebbe bene utilizzare l’aspirapolvere con filtri in grado di trattenere le particole.
Quando si è all’esterno è buona cosa portare gli occhiali da sole: fanno da barriera fisica ed evitano che la luce solare crei irritazione. «Infine - conclude Salvadé - è importante iniziare la terapia di cura per tempo, a inizio stagione: non bisogna aspettare d’essere “devastati” dai sintomi, altrimenti si riduce l’efficacia».