Inquilina svanita nel nulla. Due anziani, che volevano fare un'opera buona, ora hanno una bella gatta da pelare. L'esperta: «Non è raro».
MORBIO INFERIORE - Nelle intenzioni avrebbero voluto fare un'opera buona, affittando il loro appartamento a una persona seguita dai servizi sociali. A quattro anni di distanza una coppia di anziani di Morbio Inferiore si ritrova con gli spazi sottosopra e con l'inquilina che dopo la disdetta è sparita nel nulla senza avere pagato le ultime tre mensilità. A occuparsi della vicenda è il figlio della coppia, che sconsolato ammette: «Considerando i danni e gli affitti non pagati quella donna ci deve circa 10.000 franchi».
Due locali e mezzo abbandonati a sé stessi – Le immagini scattate all'interno dell'appartamento, dopo che il giudice ha accettato lo sfratto, raccontano di due locali e mezzo abbandonati a sé stessi. Sporchi e in disordine. L'inquilina avrebbe anche perso le chiavi di casa. La coppia di anziani ha comunque peccato in ingenuità sin dall'inizio. «Mia madre e mio padre – spiega il figlio – non hanno preteso una caparra quando questa persona è entrata. Si sono basati sulla buona fede, volevano semplicemente aiutare una donna in difficoltà. E alla fine sono rimasti fregati».
Cosa ha deciso la Pretura – La questione, come accennato, è finita anche in Pretura. E il giudice ha dato ragione alla coppia di locatari. «A versare i soldi dell'affitto di questa donna – riprende il figlio – era lo Stato. L'ufficio competente, da noi contattato, ha tuttavia specificato che non può procedere al versamento della quota se la diretta interessata non dà il suo benestare. La legge è dalla nostra parte, ma da un certo punto di vista ci frena anche. Sappiamo che la nostra ex inquilina si è trasferita nel Locarnese. Ma non ritira nemmeno le raccomandate. Non sappiamo più dove sbattere la testa. C'è stato un errore di buonafede da parte dei miei genitori, questo è chiaro. Però adesso nessuno ci sta veramente dando una mano a uscire da questa situazione. Ogni ufficio che chiamiamo scarica la responsabilità a qualcun altro».
La buonafede non basta – Elisabeth Britt, legale della Camera ticinese dell'economia fondiaria (CATEF), evidenzia: «Casi come quello descritto non sono rari, seppur con intensità diverse. Vi sono inquilini che spariscono improvvisamente e senza rispettare i termini contrattuali, abbandonando i locali ancora colmi di effetti personali e con numerosi danni. Vi sono quelli che hanno pigioni e spese scoperte che spariscono senza lasciare né indirizzo né traccia, magari portando con sé pure la chiave. Ciò allunga i tempi in cui il locatore possa rientrare in possesso dei suoi locali. Se l'uscita non è preceduta da una valida disdetta, l'inquilino rimane poi comunque responsabile del pagamento della pigione anche per il periodo della sua uscita sino alla rilocazione dei locali».
Una situazione da accertare a 360 gradi – Qualche consiglio? «Prima di sottoscrivere il contratto, il locatore deve accertarsi della situazione finanziaria e personale del candidato richiedendo tutta la documentazione necessaria: generalità, provenienza, permesso di soggiorno dell'interessato e dei conviventi, attività lavorativa e luogo di lavoro, stipendio, la sua situazione debitoria, la durata precisa della permanenza per stabilire la durata del contratto o le scadenze di disdetta, importo della garanzia da versare prima dell'inizio del contratto e della consegna delle chiavi. Se l’inquilino è in assistenza, è anche indicato verificare chi provvederà al pagamento della pigione, ovvero se sarà il Cantone o l’inquilino».
Mobili a rischio – Britt prosegue: «Se si decide di stipulare il contratto, è consigliato redigerlo per iscritto e prevedere una durata adeguata alle circostanze e alla consegna delle chiavi, allestire imperativamente il verbale dello stato dei locali. Se l’appartamento fosse ammobiliato, è indicato rilevare con fotografie tutta la mobilia presente all’interno dell’ente locato. Va detto che con persone problematiche i mobili sono a rischio. Durante la locazione si consiglia ai locatori di essere vigili e informarsi se vi sono dei comportamenti che arrecano disturbi agli altri inquilini e all’ente locato ed esercitare il diritto di visita. L’invito a essere vigili riguarda anche lo stato dei pagamenti della pigione».
Se non si viene pagati – Che fare in caso di mancato pagamento delle pigioni? «Si consiglia di avviare senza temporeggiare la procedura di mora, anche per evitare che il credito nei confronti dell’inquilino aumenti velocemente. Anche la procedura di sfratto va avviata con sollecitudine. In ambito locativo vi sono prescrizioni formali molto rigide che è bene ossequiare per non trovarsi sorprese inattese e negative».
L'altro lato della medaglia – Inquilini irrispettosi. Ma c'è anche un altro lato della medaglia. Lo annota Céline Dellagana-Rabufetti, segretaria generale dell'Associazione Svizzera inquilini-Sezione della Svizzera italiana (ASI). «È vero che tante volte a perderci sono i locatori che non ricevono la pigione, ma noi rileviamo molte volte segnalazioni che rivelano come siano gli inquilini a essere penalizzati. Con i locatori che si intascano le pigioni senza effettuare la benché minima manutenzione. Con i locatori che non concedono la riduzione della pigione al momento della riduzione del tasso ipotecario di riferimento. Al contrario, appena bisogna aumentare la pigione, a seguito di migliorie o per l’acconto spese lievitato a causa del caro energia, vengono inviati puntualmente i formulari cantonali».