Per gli esperti la situazione del virus H5N1 è da monitorare e da mantenere sotto controllo.
BELLINZONA - Ultimamente si è sentito parlare molto d'influenza aviaria, e per un buon motivo: quella di quest'anno è stata una delle peggiori epidemie influenzali per i volatili, sia per il pollame d’allevamento che per gli uccelli selvatici.
Ma non è tutto, perché Il focolaio scoppiato in un allevamento di visoni spagnolo a ottobre dell'anno scorso ha riacceso i timori che il virus dell'aviaria, e in particolare la sua variante più aggressiva H5N1, possa mutare e migliorare la sua capacità di passare da una specie all'altra infettando anche i mammiferi. Un salto del genere potrebbe generare una pandemia dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche anche per l'uomo che si ritroverebbe confrontato all'ennesima emergenza sanitaria su scala planetaria.
Per gli esperti è presto per lanciare l'allarme, anche perché sono necessari ulteriori accertamenti sulle cause e le conseguenze di un eventuale salto di specie, ma la situazione è da tenere sotto stretto controllo.
Cani e gatti - La suscettibilità di cani e gatti al virus dell'aviaria è nota e studiata da una ventina d'anni. Anche se i casi d'infezione sono relativamente rari - nella maggior parte dei casi è necessario che entrino a stretto contatto con un uccello infetto per infettarsi a loro volta - è importate prestare particolare attenzione a come si comportano, cosa mangiano e dove si recano i nostri amici a quattro zampe.
Se il vostro animale domestico risultasse positivo al virus H5N1 potrebbe, oltre a rischiare le penne, rappresentare un rischio per la salute della vostra famiglia e potenzialmente per tutta la comunità di persone con la quale siete in contatto.
Risulta quindi importante fare in modo che i nostri batuffoli pelosi non vadano a mettere il naso dove non dovrebbero. Come prima cosa bisogna evitare che entrino in contatto con carcasse di uccelli infetti: se vedete un uccello morto «fate in modo che il vostro animale domestico mantenga le distanze, distraetelo e allontanatevi il più infetta possibile dalla carcassa» consiglia Julika Fitzi, veterinaria e consulente presso Protezione Svizzera degli Animali (Psa) interpellata da 20Minuti.
Inoltre è importante che non si avvicinino a focolai dichiarati, come allevamenti di pollame ma anche stagni e tane di uccelli risultati positivi al virus. Se abitate in una zona a rischio «è importante mantenerli in casa o al guinzaglio se li portate a fare una passeggiata» aggiunge Fitzi.
I sintomi - Nei cani e nei gatti i sintomi dell'influenza aviaria sono simili a quelli dell'influenza stagionale e possono manifestarsi sotto forma di raffreddore, tosse e starnuti ma anche di perdita della coordinazione muscolare e dell'equilibrio e, in generale, di un'alterazione del modo di camminare.
Nell'eventualità che il vostro animale domestico entrasse in contatto con un uccello infetto - cosa estremamente rara ma da non sottovalutare - e dovesse presentare i sintomi sopraelencati è necessario consultare al più presto un veterinario.