«Un 17% di insegnanti e direttori è sulla soglia della sindrome di "burnout", l'esaurimento delle proprie risorse psico-fisiche»
BELLINZONA - Una scuola che gode di buona salute, seppur con le naturali criticità comuni a ogni sistema complesso. Dove ad esempio si può verificare che il «70% degli insegnanti si sente in sovraccarico di lavoro e che un 17% fra docenti e direttori si trova sulla soglia della sindrome di "burnout"», l'esaurimento delle proprie risorse psico fisiche: tradotto, su quella linea di confine professionale oltre la quale non si è più in grado di insegnare.
Il rapporto "Scuola a tutto campo" - Sono alcuni dei dati che emergono dal corposo rapporto "Scuola a tutto campo", che fa la radiografia al sistema educativo ticinese. Un sistema comunque anche in grado di primeggiare all'interno del panorama educativo elvetico su diversi fronti, come ad esempio quello delle borse di studio.
Borse di studio: il primato ticinese - «Gli importi delle borse di studio per studente più elevati di tutta la Svizzera li ritroviamo in Ticino» ha ricordato Andrea Plata, docente-ricercatore SUPSI e collaboratore CIRSE (il Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi).
La borsa di studio ticinese ammonta infatti a 8'300 franchi l'anno, la più pesante economicamente di tutto il Paese: il cantone detiene il primato a livello svizzero «anche del tasso di beneficiari».
L'80 per cento degli insegnanti consiglierebbe ai propri figli di fare l'insegnante - La ricerca contenuta nel volume che viene pubblicato ogni 4 anni, mette anche in evidenza - come ricordato da Luciana Castelli, professoressa SUPSI e collaboratrice del CIRSE - «che l'83 per cento degli insegnanti si ritiene soddisfatto del proprio lavoro in virtù dei risultati positivi raggiunti» e che «consiglierebbe ai propri figli di intraprendere il cammino professionale dell'insegnamento». Dove innovazione e formazione continua sono diventati parte fondamentale della professione e «la partecipazione del corpo docente a questi due filoni di sviluppo professionale sono raddoppiati rispetto al passato».
Allievi soddisfatti della scuola e del sostegno di insegnanti e genitori - Dall'altra parte della cattedra, il rapporto rileva che «nel secondario 2 oltre l'80% degli allievi prova emozioni, stati d'animo positivi e riceve supporto dai genitori e dai docenti».
Solitudine e stress nel 10-20% degli studenti - Chi, fra gli allievi, si sente afflitto da un senso di disagio e solitudine rappresenta una quota percentuale oscillante tra il 10 e il 20%. Questo senso di alienazione è più acuto «fra gli allievi compresi nella fascia di età 11-14 anni: nel 10% qui si ha un peggioramento della salute scolastica» e lo stress e i sintomi psico-affettivi «come rabbia, ansia e preoccupazione si rilevano più frequentemente fra le ragazze».