Il direttore di GastroTicino entra nel Consiglio d'amministrazione di Svizzera Turismo.
BELLINZONA - Prestigioso incarico per Massimo Suter che oggi è stato eletto nel Consiglio di Svizzera Turismo in rappresentanza di GastroSuisse. Il vicepresidente dell’associazione nazionale della ristorazione e albergheria, nonché presidente di GastroTicino e vicepresidente di Ticino Turismo, ha accettato la carica con entusiasmo, «Il settore dell'ospitalità - ha ricordato Suter - contribuisce in modo significativo all'attrattiva della Svizzera come destinazione turistica. Detto in altre parole, solo con un comparto dell'ospitalità intatto, vivace e di qualità, il nostro paese è attraente come destinazione turistica. Ciò che i nostri ospiti sperimentano in albergo e al ristorante, plasma in modo decisivo la loro immagine della Svizzera come destinazione turistica».
«Lavorare insieme»
Una nomina importante sia per Suter che per la categoria visto che il direttore di GastroTicino rappresenterà anche gli interessi e il potenziale di circa 22'000 imprese associate, di cui circa 2'500 sono alberghi. Una nomina che avrà ricadute positive anche per il Ticino. Questo è tanto più vero se si considera che l'industria dell'ospitalità e quella del turismo sono legate in modo indissolubile. «Per questo è importante essere uniti sia nei momenti positivi che in quelli negativi».
«Questa necessità - ha sottolineato Suter - è oggi più evidente che mai. Con l'inflazione e l'aumento del costo della vita, anche i viaggi diventano più costosi e quando meno ospiti arrivano nel Paese, sia l'industria dell'ospitalità che il turismo ne risentono. Questo è un problema particolarmente grave nelle valli e nei villaggi che vivono principalmente di turismo. Per contrastare questo sviluppo e far sì che la Svizzera continui a essere percepita come una destinazione turistica, un buon collegamento in rete tra l'industria dell'ospitalità, gli alberghi e il turismo è un fattore strategico di successo».
«Investire nell'offerta è la chiave»
Guardando al futuro, Suter ha poi evidenziato come la sua attenzione sarà principalmente dedicata allo sviluppo del «prodotto», perché ritiene che prima della comunicazione si debba investire nell'offerta. «Il turismo è un prodotto che non controlliamo direttamente e, perciò, solo tramite una buona collaborazione con il territorio lo possiamo supportare nel cambiamento».
Ma quali saranno le sfide del turismo? «Per definirle bisogna fare un continuo lavoro di analisi delle tendenze dei mercati, comprendendo dinamiche e abitudini dei diversi target. Le esperienze proposte vengono declinate a seconda della provenienza, mettendo in relazione i loro interessi con i prodotti dei nostri segmenti strategici. E poi non dimentichiamo che non sempre l'equazione "più turisti uguale più indotto" dà i risultati sperati, come dimostra l'overtourism».