Ieri, mentre il cantante si apprestava a salire sul palco del Palazzo dei Congressi, in Italia scoppiava il caso per il suo viaggio a Mosca.
LUGANO - Lo aveva detto solo pochi giorni fa in una lunga intervista: «Dopo Lugano andrò direttamente in Russia».
Un'anticipazione, quella di Pupo, all'anagrafe Enzo Ghinazzi, che in un primo momento è passata sotto traccia ma che, a distanza di ore, ha acceso i riflettori dei media sulla scelta dell'artista toscano di volare a Mosca, proprio subito dopo la conclusione della tappa ticinese del suo tour mondiale, "Su di noi...la nostra storia", andata in scena ieri sera.
Insomma, mentre i fan della Svizzera Italiana si apprestavano a veder salire sul palco del Palazzo dei Congressi la star di "Su di noi" e "Gelato al Cioccolato", nel Belpaese montava la polemica, che già ipotizzava un inevitabile incidente diplomatico tra Italia e comunità internazionale, dopo che dai siti d'informazione e dai social russi si era diffusa la notizia che il cantante, il prossimo 2 maggio, sarà lo «special guest» del Festival della canzone patriottica russa, "Road to Yalta", in programma all'interno del Palazzo dello Stato del Cremlino.
Una scelta, quella del cantante di Arezzo, da un certo punto di vista coraggiosa ma certamente non delle più "poitically correct", dato che la kermesse canora ha, tra i suoi scopi dichiarati, quello di riportare la cultura e la musica russa ad avere una dimensione internazionale, di questi tempi un target poco digeribile dall'establishment.
Si legge infatti sul sito del Festival che «le canzoni sovietiche sulla guerra saranno ascoltate in diverse lingue del mondo» e «15 partecipanti stranieri le canteranno nelle loro lingue native, in duetto con le star del palcoscenico russo».
Pupo parla prima del concerto - Dunque, nella tarda mattinata di ieri scatta la caccia delle agenzie stampa e delle testate giornalistiche italiane ad accaparrarsi un commento del cantante. Persino il Tg nazionale delle 13 lo cerca. Ma di Pupo nessuna traccia e soprattutto dal suo entourage la risposta è sempre la stessa: «No comment».
L'artista è nel frattempo già a Lugano e dopo un giro per le vie della città, un'ora prima dello spettacolo si concede un gelato, proprio di fronte al Palazzo dei Congressi. Tra un selfie e un autografo accetta di scambiare una battuta, pur ribadendo di non voler parlare del prossimo viaggio a Mosca, perché già «mi stanno chiamando tutti. E sulla questione non ho niente da dire, se non che sono un artista libero e un uomo di pace».
Lo show - Alle 20.40 Pupo sale sul palco del Palazzo dei Congressi quasi interamente gremito, e dopo il saluto al suo pubblico («ci siamo di nuovo, è bello rivedervi»), chiarisce subito il senso del suo volare a Mosca: «È inutile polemizzare. La musica porta solo pace, cantiamo in sincrono, da Lugano a Mosca».
Iniziano così due ore e trenta intense. Di musica, immagini video e monologhi, a ripercorrere la vita privata e la carriera dell'artista. Dagli inizi, insieme al compagno di scuola Giuseppe "Beppe" Tinti, «a cui devo tutto», passando per l'ingresso nella prima casa discografica, quella Baby Records che da Enzo Ghinazzi lo ribattezzerà per sempre Pupo, portandolo al successo vero con "Ciao".
Sul palco, oltre a basso, chitarra, tastiere, violino e batteria, tra le due coriste c'è anche Clara, la sua figlia più piccola: insieme cantano e incantano con "Centro del Mondo". Un omaggio alla famiglia che Pupo dedica, in musica e parole, anche a mamma Irene («Sono uguale a lei in tutto, sono mia madre») e a papà Fiorello.
Non mancano i riferimenti alle passioni /ossessioni: il calcio, con la nazionale cantanti e il volontariato, gli anni bui del gioco d'azzardo, come quando «ero seduto al tavolo del Casinò di Campione con Emilio Fede». E naturalmente la poesia, come quella per l'amore cantato in "Lidia a Mosca" e quella per riflettere su "L'indifferenza".
Dopo le note di "Riderà" - resa celebre da Little Tony - eseguita magistralmente e "Sarà perché ti amo" scritta per i Ricchi e Poveri («allora erano molto poveri e ho pensato di aiutarli»), il gran finale è tutto per "Gelato al cioccolato", con il pubblico che sale sul palco per cantare insieme allo showman che a sua volta scompare tra le fan in delirio. E ancora, saluti e standing ovation con "Su di noi".
Prossima fermata, Mosca.