Cerca e trova immobili
A marzo pernottamenti su del 4% in tutto il Paese. E anche il nostro cantone torna a registrare il segno più.
BERNA - La ripresa turistica prosegue in Svizzera, anche se la crescita si sta sensibilmente indebolendo: in marzo sono stati registrati 3,2 milioni di pernottamenti, il 4% in più dello stesso periodo del 2022, una progressione in rallentamento rispetto al +36% di gennaio e al +14% di febbraio, che ancora beneficiavano dell'effetto base legato alle restrizioni Covid del 2022.
Boom di stranieri - L'incremento del terzo mese dell'anno è interamente dovuto agli ospiti stranieri, che hanno compensato il calo degli svizzeri. I visitatori provenienti dall'estero hanno generato 1,5 milioni di notti (+21%), mentre la clientela indigena ha contribuito con 1,7 milioni (-7%), emerge dai dati diffusi stamane dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Piangono i Grigioni - Tutte le grandi regioni presentano un aumento, a eccezione della Svizzera orientale, che comprende i Grigioni (-17% a 563'000, con una quota del 64% di svizzeri). Il Ticino (+3% a 143'000, 70% di svizzeri) torna invece a progredire, dopo aver subito negli scorsi mesi flessioni legate al fatto che il cantone aveva particolarmente approfittato delle restrizioni di viaggio, per poi vedere i suoi turisti partire per altri lidi. Si confermano in netto recupero le città che parecchio dipendono dai viaggiatori d'affari, come mostrano i balzi di Zurigo (+36%), Basilea Città (+31%) e Ginevra (+25%).
Deutschland über alles - Per quanto riguarda i paesi di provenienza, a dominare il comparto estero è la Germania (321'000 notti), davanti a Stati Uniti (179'000), Regno Unito (139'000), Francia (109'000), Italia (66'000), Paesi Bassi (58'000), Belgio (40'000), Spagna (31'000) e India (28'000).
Nell'insieme del primo trimestre il settore alberghiero svizzero ha registrato 9,5 milioni di pernottamenti, con una crescita su base annua del 16%. Gli stranieri mettono a referto 4,2 milioni di notti (+37%), gli ospiti elvetici 5,2 milioni (+4%). Anche in questo caso a farla da padrone è la Germania (913'000 notti); nell'insieme l'Asia è ancora solo a 558'000, un dato comunque decisamente superiore a quello di 257'000 registrato dodici mesi prima.
