Un cittadino in lotta da anni contro il rumore causato da alcuni galli con i quali, sembra, dovrà imparare a convivere
MINUSIO - Fattori ambientali come l'inquinamento atmosferico o il rumore sono già stati collegati a effetti negativi sulla salute. Ne sa qualcosa A.*, cittadino di Minusio che da ormai 3 anni sta combattendo una vera e propria battaglia alla ricerca della quiete. A disturbarlo è un suono ben preciso, quello emesso da alcuni galli giapponesi. «Vivo da sempre in collina, dove i rumori sono all’ordine del giorno. Vi sono quelli ordinari, di un tosaerba, del traffico o dei bambini che ritornano a casa da scuola. Poi vi sono quelli emessi dai galli che prima erano del mio vicino e che ora abitano anche le scuole elementari», racconta.
La soluzione e il nuovo problema - La sua è una vicenda articolata, in parte risolta grazie a un esperimento di conciliazione con il vicino di casa, invitato a chiudere in un pollaio questi galli (ne possiede alcuni) durante gli “strilli” più intensi (i versi possono raggiungere un picco sonoro che supera i 130-140 decibel).
Per A., il problema non è però risolto. Dal settembre del 2022, infatti, un nuovo pollaio è sorto a poca distanza dalla sua abitazione, installato per l’esattezza presso l'Istituto scolastico comunale. Quel rumore lo spinge a riscrivere al Municipio chiedendo un intervento. La risposta arriva poco dopo, datata 21 settembre: «si tratta di un percorso didattico che prevede la cura e il mantenimento di un piccolo pollaio, con molti risvolti positivi sul piano affettiva, relazionale ed educativo». Il Municipio non sembra insensibile alle richieste dell’infastidito cittadino: «Nel rispetto di una determinata giurisprudenza in materia - sottolinea - valuteremo la possibilità di ridurre il disturbo». Ma sottolinea: «Ricordiamo che questo progetto rispetta la nostra storia e cultura».
Da allora il disagio avvertito da A. è soltanto maturato, arrivando a logorarne i nervi: «Tra l'altro la primavera è arrivata e non oso immaginare cosa dovrò sopportare con le finestre aperte», sottolinea.
Dai pulcini in incubatrice al pollaio - I molteplici tentativi di contattare il Sindaco per capire l'evoluzione di questa vicenda sono risultati vani. A rispondere ad alcuni interrogativi è però venuto in nostro soccorso Sergio Bacciarini, direttore dell'Istituto scolastico comunale di Minusio, che conferma l'intento didattico del progetto: «Tutto è partito dal desiderio di far nascere dei pulcini con un’incubatrice. Quando sono diventati più grandi, si è cercata una soluzione per poterli osservare nelle loro fasi successive di crescita».
Essendo a disposizione uno spazio adiacente alla scuola, già utilizzato per la creazione di un orto, «si è deciso di provare a destinarne una parte a un pollaio, costruendo un recinto con una casetta, ora anche coperto con una rete per evitare l’influenza aviaria». A oggi qui dimorano un gallo e due galline.
Un'iniziativa destinata a durare - Il progetto non sembra dunque temporaneo, ma destinato a protrarsi nel tempo: «È emersa l’idea di mantenerlo per continuare questa esperienza didattica anche nei prossimi anni». E sembra anzi in piena evoluzione: «Abbiamo iniziato a progettare una nuova struttura in legno per il pollaio. È stata avviata la procedura di domanda di costruzione e se la stessa venisse accolta seguiremo i passi ulteriori per arrivare alla costruzione del nuovo pollaio».
«Abbiamo fatto il possibile per i rumori» - Bacciarini è a conoscenza dei reclami inoltrati da A.: «Ancor prima che scrivesse al Municipio avevamo già provveduto a inserire un sistema programmato per l’apertura e la chiusura della piccola porta della struttura che accoglie il gallo e le due galline durante la notte: prima delle 8:15 non si apre. Dopo quest’orario, e durante tutta la giornata, ci sono tanti rumori che si sentono nella zona. Abbiamo fatto il possibile per creare il minor disturbo possibile, ma crediamo pure che quest’esperienza sia molto arricchente per la nostra comunità scolastica, e non solo».
Secondo il direttore, A. è l'unico fino a ora a essersi lamentato dei rumori: «Non abbiamo ricevuto altre lamentele, anzi, ci sono pervenuti diversi complimenti. Spesso famiglie, passanti e anziani si fermano con piacere a guardare il gallo e le galline del nostro pollaio. Gli allievi sono entusiasti e molto coinvolti nel progetto, al quale collaborano a turno a persino durante le vacanze estive».
*nome noto alla redazione