Raccolta di ortaggi e frutta, scoperta dei processi caseari, visite a fattorie e agli animali al pascolo e itinerari gastronomici.
AROGNO - Per valorizzare il patrimonio culinario, paesaggistico e culturale del territorio ticinese, nascono le agriesperienze: dei momenti semplici e autentici che seguono le stagioni e il ritmo della natura dove raccogliere ortaggi e frutta, scoprire i processi di produzione delle bontà casearie, visitare fattorie e incontrare gli animali al pascolo, scoprire perle gastronomiche e naturalistiche.
«I più audaci potranno anche partecipare a una o all’altra attività agricola "sporcandosi le mani” - spiegano i promotori dell'iniziativa - e dove le norme igieniche e di sicurezza lo permetteranno, i partecipanti potranno altresì prendere attivamente parte al processo produttivo o addirittura creare di persona il proprio manufatto. Esperienze immersive e partecipative di realtà autentiche e genuine».
Grazie all’accompagnamento di guide accreditate – Guide della Svizzera Italiana (GSI) – i partecipanti avranno anche l’occasione di scoprire la bellezza dei paesaggi rurali del Ticino, con i loro vigneti, i boschi di castagni, i prati verdi, così come di visitare luoghi di particolare interesse e mete all’infuori dal circuito degli itinerari più battuti. Una formula di esperienze itineranti e proattive che si rivolgono a tutti: adulti e famiglie, siano essi residenti o turisti.
Le agriesperienze sono state inaugurate oggi nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il direttore dell’Unione Contadini Ticinesi e Presidente del Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (CCAT), Sem Genini, il direttore della Divisione dell’economia del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), Stefano Rizzi, e il direttore dell’Agenzia turistica ticinese (ATT), Angelo Trotta.
L’evento ha avuto luogo nella cantina dell’Azienda agricola Bianchi ad Arogno, anch’essa presente nel progetto. Che nasce da un incontro informale tenutosi tra rappresentanti del settore turistico cantonale e di quello primario, promosso dal Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE).
«Il suo sviluppo - è stato spiegato durante la conferenza di presentazione - è stato supportato da ATT e dal CCAT con la collaborazione delle Guide della Svizzera Italiana
(Guide SI). L’obiettivo è quello di offrire attività ed esperienze semplici e autentiche, facendo meglio conoscere le realtà agricole locali e diffondendo, di riflesso, un’immagine reale dell’agricoltura. I visitatori, infatti, sono sempre più interessati a conoscere l’origine e la storia degli alimenti che consumano. La novità di questa nuova offerta - hanno aggiunto - sta nel coinvolgimento delle Guide SI già dagli albori. In virtù della loro professionalità e della loro competenza è stato ideato un catalogo di bellissime proposte. La collaborazione con le Guide SI - hanno inoltre sottolineato - permetterà inoltre un fluido sviluppo delle agriesperienze, che avranno luogo in concomitanza con l’usuale attività giornaliera delle aziende agricole».
Il percorso per raggiungere il luogo dell’agriesperienza, si svolga esso a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, è parte integrante dell’esperienza, per essere in linea con la crescente domanda turistica di esperienze sostenibili.
Le agriesperienze sono prenotabili online, in date precise, così come su richiesta. Ogni agriesperienza è disponibile in italiano e in almeno una seconda lingua nazionale, oltre all’inglese. Le agriesperienze propongono, per ora, sette itinerari in tutto il Ticino con attività diverse e tempi che variano dalla mezza fino alla giornata intera: Locarno, fra città, realtà agricola e punti energetici con l'azienda Azienda agricola BIO Agarta di Cavigliano, la Valle Verzasca e le sue acque meravigliose con l'Azienda agricola Colombera, a S. Antonino, Cabbio, immersi nel più bel paesaggio della Svizzera con la Cantina Cavallini e Arogno, con l'Azienda agricola Bianchi e la sua tradizione di storici vinattieri; agriesperienza da fare quella che propone una una pedalata squisita con l'Azienda agricola Terreni alla Maggia, Ascona e il processo alimentare che va dalla farina al pane e dal latte al formaggio con l'Azienda agricola Scoglio a Mugena. E poi "Le vie dell'indaco", un viaggio alla scoperta dei fiori edibili, con CATIBIO di Cadenazzo.
Le singole esperienze si trovano su: agriesperienze.ch e vanno a completare la già vasta offerta di attività enoturistiche come ticino.ch/swisswinetour
«L’offerta delle proposte - concludono - sarà man mano ampliata e completata con gli stessi obiettivi: promuovere bellezze, bontà genuina ed eccezionalità del panorama agroalimentare in Ticino. Le iniziative intendono così avvicinare le persone alla nostra terra, familiarizzare con i produttori e con l’ampia offerta di prodotti enogastronomici. Un patrimonio di sapere e “saper fare” da divulgare e salvaguardare».
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto ha partecipato anche il Direttore della Divisione dell’economia del DFE, Stefano Rizzi, che nel suo intervento d’apertura ha messo in evidenza «l’importanza di sfruttare il potenziale dato dal connubio tra il settore dell’agricoltura e il settore del turismo ticinesi per promuovere un territorio che offre la possibilità di vivere molteplici esperienze autentiche. Grazie al lavoro sinergico di tutti gli attori coinvolti nel progetto sarà possibile valorizzare ulteriormente il nostro territorio, le nostre realtà agricole e i nostri prodotti agroalimentari agli occhi dei cittadini del Cantone ma anche e soprattutto del turista».
Anche Sem Genini, direttore dell’Unione Contadini Ticinesi nonché Presidente del Centro di Competenze Agroalimentari Ticino, ha parlato dell’importanza del progetto per il settore agroalimentare ticinese e in particolare per le famiglie contadine, evidenziandone l’obiettivo primario: «Creare, focalizzandosi sulla produzione agricola, esperienze semplici e autentiche che siano un punto d’incontro tra i visitatori e i produttori, permettendo ai primi di scoprire e vivere le realtà agricole locali e ai secondi
di promuovere i loro prodotti e, soprattutto, mostrare genuinamente la passione quotidiana per il proprio lavoro e le loro innumerevoli conoscenze».