L'annuncio provocatorio di Franco Denti: «Tutto tempo che potremmo dedicare ai pazienti. Basta!»
LUGANO - «La burocrazia in questi ultimi anni è diventata molto gravosa, porta via molto del nostro tempo che potremmo dedicare ai pazienti ed è sempre in aumento per delle richieste sempre più fastidiose: requisiti, regolamenti, specificazioni superflue, tipo quella che mi sono visto recapitare riguardo il tipo di incontinenza se io prescrivo dei pannolini. E giù a compilare carte! Gli adempimenti burocratici portano via il 30% del nostro tempo. Ogni tanto mi viene in mente di dire basta e di fare sciopero contro questa burocrazia».
È dalle frequenze di Radio Ticino che il medico Franco Denti "sfoga" tutto il suo malumore su un lato della professione - quello più meramente amministrativo - che mina la corretta presa in cura dei malati. E quella che potrebbe apparire una "boutade" prende più consistenza quando chiarisce che quella dello sciopero «è un'idea che sta balenando nella testa di molti di noi. Addirittura ci sono dei medici che lasciano la professione perché frustrati da questo eccesso di burocrazia. È inaccettabile!».
Una categoria che a dire di Denti sarebbe proprio «esasperata» dai troppi adempimenti formali cui è tenuta. «È ora di dire basta alla burocrazia sia negli studi medici che negli ospedali» ribadisce.
Una Babele di moduli e incartamenti, dove non mancano le lungaggini dovute a dimenticanze e a tortuosi giri di posta: «È capitato - racconta - per esempio di ricevere una lettera di una cassa malati da Berna, la busta di risposta è Lugano, tu riempi il formulario sempre banale e fastidioso e lo spedisci. Dopo qualche settimana ti arriva un'altra lettera, se va bene ti arriva anche la raccomandata che poi paga il cittadino dove si dice che "non abbiamo ancora ricevuto" il tale documento! E tu perdi mezza giornata per fare capire che il documento l'hai mandato e l'hai mandato a Lugano, ma quello di Lugano si è dimenticato di registrarlo e così a Berna non l'hanno visto».
E nella sua aspra critica a un certo sistema, Denti finisce per farci entrare proprio lo strumento che avrebbe dovuto facilitare ogni compito: l'informatica.
«Questo passaggio dal cartaceo all'informatica che doveva facilitare il lavoro del medico sta rallentando ulteriormente i processi - afferma - così molti studi medici si stanno dotando di una segretaria perché è impossibile gestire il farraginoso sistema compilatorio della modulistica. E a volte - sostiene - ci tocca passare la giornata del sabato per il disbrigo di queste pratiche, proprio per non fare pesare sui pazienti, che portano 50 mila certificati, questa parte obbligatoria del nostro lavoro. È un sistema abbastanza perverso cui va posta la parola fine».