La Città di Bellinzona ha presentato oggi gli spazi presso l'edificio delle scuole elementari
BELLINZONA - Uno spazio per favorire l'apprendimento dell'italiano e l'integrazione, quello messo a disposizione dalla Città di Bellinzona presso l'attualmente disusato edificio scolastico di Daro.
Aule che sono stati presentati ai media proprio questa mattina in conferenza stampa e che rispondono a una necessità reale perché, come confermato anche dal sindaco Mario Branda, «anche in una realtà relativamente piccola come la nostra, la multiculturalità resta un tema forte. Basti pensare che a Bellinzona convivono persone provenienti da 111 Paesi differenti».
Il modello ricalca quello di centri di socializzazione interculturale già diffuso in altre città della Confederazione. L'idea è quella che la struttura possa diventare gradualmente un motore di attività (e solidarietà) su tutto il territorio cittadino.
Il progetto, nato dalla sinergia tra la Città di Bellinzona (e in particolare l'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e il Servizio per l'integrazione degli stranieri) e il Cantone attraverso la Delegata cantonale all'integrazione degli stranieri del Cantone Ticino Michela Trisconi, ha dato vita a un luogo di socializzazione interculturale che ha aperto i battenti nelle scorse settimane.
Le associazioni coinvolte e attive nel Bellinzonese propongono in particolare incontri mamma-bambino ma anche appuntamenti dedicati ad altri ambiti dell’integrazione,come ad esempio quello linguistico.
La Cooperativa Baobab, che si occupa di gestire gli spazi su mandato del Cantone, ha annunciato per sabato mattina 17 giugno dalle 9.30 alle 11.30 le porte aperte a Daro rivolte ad associazioni attive sul territorio per conoscere da vicino la scuola di Daro.