Il Consiglio di Fondazione risponde alle accuse mosse dal Maestro Diego Fasolis: «La selezione è stata oggetto di un intenso lavoro»
LUGANO - Un concorso «farlocco» dietro alla recente nomina della Direzione della Fondazione per l'Orchestra della Svizzera italiana? Così, stando a quanto esternato pubblicamente, tramite social, dal Maestro Diego Fasolis.
Allo scopo di «non lasciare in sospeso» tali affermazioni, Il Consiglio di Fondazione della FOSI prende posizione definendo «imprecise, inopportune e non corrispondenti ai fatti» tali accuse.
La selezione dei candidati, viene quindi spiegato dal presidente Mario Postizzi, «è stata oggetto di un intenso quanto preciso lavoro». «Il Comitato Direttivo FOSI -. viene aggiunto - ha presentato la proposta di nomina della Direzione artistica e amministrativa al Consiglio di Fondazione. Quest’ultimo ha condiviso la proposta senza alcuna opposizione, con decisione di nomina. In fase immediatamente successiva i Musicisti (inclusa la Commissione del personale e artistica) e il Direttore principale dell’OSI sono stati correttamente informati in merito a tutto il processo di selezione, in parallelo all’uscita del comunicato stampa relativo alla nomina, nel rispetto del dovere di riservatezza delle persone che si sono candidate».
Corrisponde a verità che la candidatura del Maestro Fasolis sarebbe stata la benvenuta dal punto di vista dell’Orchestra, «così come quella di qualsivoglia altro candidata o candidato - sottolinea il CdF della FOSI -. Non corrisponde invece assolutamente al vero che il 90% dei musicisti dell’OSI abbia sollecitato Diego Fasolis a candidarsi quale Direttore».