L'imputato è accusato di aver riciclato denaro per conto di Khadem al-Qubaisi, presidente del CdA dal 2009 al 2011
BELLINZONA - Nel processo d'appello nel caso Falcon Private Bank, apertosi oggi al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha chiesto una pena detentiva di 21 mesi e una pena pecuniaria - entrambe con la condizionale - per l'ex CEO della banca. L'imputato, come nel processo di primo grado, si è rifiutato di deporre.
L'imputato, che compirà 67 anni in ottobre, è accusato dall'MPC di aver riciclato denaro per conto di Khadem al-Qubaisi, presidente del consiglio di amministrazione della banca fra il 2009 e il 2011 ed ex amministratore delegato di un fondo sovrano di Abu Dhabi, principale azionista dell'istituto finanziario. Tra il 2012 e il 2016 avrebbe trasferito un totale di 133 milioni di euro (poco meno di 130 milioni di franchi al cambio attuale) a società in Svizzera e all'estero.
Oggi in aula la procuratrice ha sostenuto che l'ex CEO ha rilasciato dichiarazioni contraddittorie rispetto a quelle rese nel procedimento preliminare. L'imputato aveva indicato che i trasferimenti di fondi contestati non potevano essere attribuiti all'uomo d'affari emiratino al-Qubaisi.
Per la procuratrice invece, i due uomini hanno coordinato le loro azioni per un periodo di quattro anni. Questo accordo ha contribuito a far sì che l'ex CEO assumesse più ruoli e fosse molto più informato di quanto abbia ammesso.
Il Ministero pubblico della Confederazione ha confermato le richieste formulate nell'autunno 2021: già allora aveva chiesto una pena detentiva di 21 mesi e una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere da 1000 franchi l'una, entrambe sospese con la condizionale.
Dal canto suo, la difesa ha chiesto l'assoluzione completa dell'imputato dall'accusa di riciclaggio di denaro qualificato. Fra le altre cose, l'avvocato dell'ex manager ha rimproverato alla procura federale di non aver mai interrogato al-Qubaisi e di aver ignorato il ruolo di alcuni attori chiave della vicenda. "Non è emersa alcuna condotta illecita", ha aggiunto il legale.
Il TPF aveva assolto l'oggi 66enne alla fine del 2021: secondo la Corte penale l'ex CEO era stato usato da al-Qubaisi per i suoi fini criminali. La banca, che ora si chiama Falcon Private AG, ha dovuto pagare una multa di 3,5 milioni di franchi e un risarcimento di circa 7 milioni di franchi.
La sentenza di secondo grado è attesa nei prossimi mesi.