Dai macchinari impiegati ai luoghi inaccessibili. Il cantiere di Airolo e i suoi "segreti" si svelano nella giornata di porte aperte
AIROLO - I lavori hanno preso il via due anni fa, nella primavera del 2021. L'entrata ufficiale in servizio è prevista invece per il 2030. Ma oggi, ad Airolo, è stato possibile dare un'occhiata da vicino ai lavori in corso per il secondo tubo della galleria stradale del San Gottardo.
Uno sguardo a trecentosessanta gradi, quello proposto dalla prima giornata di porte aperte - la seconda di quest'anno avrà luogo fra tre mesi, il 16 settembre prossimo, al cantiere di Göschenen sul versante opposto del massiccio -, su tutti i fattori in gioco nella realizzazione dell'opera. Dalle spiegazioni degli specialisti sui singoli siti del cantiere, all'esposizione dei mezzi di primo soccorso, passando poi per l'infocentro e le attività di intrattenimento, per ogni età.
I visitatori hanno così potuto osservare luoghi del cantiere inaccessibili in ogni altro momento. Come, ad esempio, il cunicolo di accesso della galleria; la trincea d'approccio alla galleria principale e la nuova centrale del cunicolo di servizio e infrastrutturale SISto. E con essi anche tutti i macchinari impiegati nel progetto.
Orizzonte al 2030
I lavori per la realizzazione del secondo tubo, come detto, andranno avanti per circa una decina di anni. L'apertura, inizialmente prevista per il 2029, è stata di recente posticipata di sette mesi. L'USTRA ha comunicato che la nuova data di consegna è fissata a luglio 2030.
Con l'apertura del secondo tubo prenderà il via la fase di risanamento del primo tubo della galleria del San Gottardo, per il quale sono previsti 3 anni di lavori.