Per la STAN «la via ricorsuale» non è la strada migliore.
BELLINZONA - La STAN (Società ticinese per l'arte e la natura) ha deciso, «previa approfondita verifica giuridica e di merito», di ritirare l'opposizione a suo tempo presentata contro il progetto di terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco.
La decisione, fa sapere la società, è dovuta da un lato al fatto che «appare molto difficile ottenere tramite la via ricorsuale miglioramenti ulteriori del progetto, al di là di quanto già raggiunto». A questo proposito, si sottolinea «la riduzione delle emissioni delle radiazioni non ionizzanti, una maggiore schermatura contro i rumori sia nella stazione principale a nord sia nella stazione piazza Indipendenza, nonché la posa di “materassini” antivibrazioni sotto tutti i binari, esistenti e futuri».
Il progetto è oggetto di verifica da parte dell'Ufficio federale della cultura e dell'Ufficio cantonale dei beni culturali, nonché dell'Ufficio cantonale della natura e del paesaggio per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici. «FFS, STAN e Ufficio federale dei trasporti si sono accordati - continua la nota della società - nel corso del tentativo di conciliazione richiesto dalla nostra associazione, nel senso di dare ancora la possibilità alla STAN di esprimersi sulla progettazione di dettaglio dei due portali della nuova galleria di Svitto. Inoltre le FFS si sono impegnate a valutare eventuali controproposte della STAN e, nel caso quest'ultime non possano essere prese in considerazione, a darne motivazione».
Malgrado vi siano aspetti del progetto «ancora critici, quali l'inserimento paesaggistico, incertezze geologiche e il suo impatto negativo innegabile sul comparto residenziale direttamente confinante con il terzo binario, la STAN ha deciso di rinunciare, anche in considerazione delle posizioni e delle rassicurazioni espresse dagli uffici federali e cantonali, a un eventuale ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF) per non ritardare la procedura di approvazione dei piani e la realizzazione dell'opera, di cui non si contesta l'utilità per il traffico ferroviario e in special modo per l'efficienza del trasporto pubblico regionale».