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CANTONETicinesi, è l'ora di restare “di stucco”

19.06.23 - 12:34
Nasce un progetto per far scoprire a residenti e turisti le opere dei grandi maestri di quest'arte
SUPSI
Ticinesi, è l'ora di restare “di stucco”
Nasce un progetto per far scoprire a residenti e turisti le opere dei grandi maestri di quest'arte

BELLINZONA - Può essere che a molti i nomi delle famiglie Casella, Colomba, Fontana e Silva dicono poco. Perché forse non si sa che il Ticino, in particolare nel Seicento, è stata terra di stuccatori di grande talento.

Per avvicinare il pubblico (residenti e turisti) alle creazioni di questi maestri, è nato un progetto congiunto dell’Istituto materiali e costruzioni e dell’Istituto design della SUPSI-Dipartimento ambiente costruzioni e design. Si tratta di un’esperienza di scoperta delle decorazioni a stucco di 23 luoghi del Ticino – ciascuno con un totem dedicato – rivolta a un pubblico di tutte le età.

È un museo diffuso che è al tempo stesso reale e virtuale e che è anche una mappa, cartacea e digitale, che collega i percorsi proposti e permette di organizzare itinerari su misura. È inoltre una guida digitale gratuita (app) con immagini in alta definizione e contenuti audio disponibili in italiano e in inglese. Ma anche un sito web (restadistucco.ch) e una serie di cartoline a realtà aumentata che presentano piccoli e grandi capolavori, alla scoperta dell’arte dello stucco, degli stuccatori e dell’organizzazione delle loro botteghe. Non mancheranno incontri, visite guidate e workshop pratici.

In occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto svoltasi presso la Confraternita di San Rocco a Lugano, il responsabile comunicazione dell’Agenzia turistica ticinese Jurij Meile, in rappresentanza del Direttore Angelo Trotta, ha riconosciuto il potenziale turistico del progetto: «Promuovere un'immagine meno folcloristica e più incentrata sulla ricchezza culturale del territorio è un obiettivo che perseguiamo fin dagli anni 80. Anche oggi - seppur in un contesto del turismo internazionale diverso e segnato da richieste e proposte sempre più personalizzate, individuali, meno prevedibili e spontanee - la cultura è fondamentale per la promozione del nostro territorio».

Presente alla conferenza stampa anche la caposervizio monumenti dell’Ufficio beni culturali del Canton Ticino Lara Calderari, che ha dichiarato come questo progetto, «che pone l’accento
sull’arte dello stucco, permette di far conoscere e valorizzare un importante aspetto del nostro patrimonio storico e artistico, di cui il Cantone Ticino custodisce numerose testimonianze di
altissima qualità, opere d’arte che richiedono rispetto e cure continue».

Dal canto suo, il presidente per la Commissione per l’arte sacra della Diocesi di Lugano Don Claudio Premoli ha tenuto a sottolineare che «si tratta senza dubbio di un interessante strumento per avvicinare le persone alla conoscenza delle nostre belle chiese ticinesi, in particolare per quanto riguarda le decorazioni a stucco».

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COMMENTI
 

Check-in 1 anno fa su tio
Dov’è Trotta????

Gus 1 anno fa su tio
E Trotta dove era? Non lo si vede mai
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