Parola di Mariagrazia Braca che si è "inventata" un mestiere curioso, molto gettonato nel post Covid. Oggi fa la nordic design.
LUGANO - Laurea in scienze politiche, master in antropologia e psicologia sociale. Oggi fa la nordic designer. Curioso destino professionale per la luganese Mariagrazia Braca. Una donna che ha abbracciato il minimalismo essenziale dei Paesi nordici. Da alcuni anni lo propone ai ticinesi per rivoluzionare le loro case. «Aiuto i miei clienti a sbarazzarsi di tutto ciò che non serve. Attraverso le cose spesso ci si libera anche di una certa energia negativa».
La passione per i viaggi – Si è praticamente costruita un lavoro, Mariagrazia. Grazie anche alla sua infinita passione per i viaggi. «Mi ha aiutato molto vivere a lungo in Australia. Gli aborigeni mi hanno insegnato l'armonia dei colori e l’estetica della semplicità. A Sydney ho conseguito un diploma in decorazione, con specializzazione nei colori. Tuttora mantengo dei contatti con le più affermate gallerie d’arte aborigena».
La vita slow – È poi in Finlandia che la luganese affina la sua scelta lavorativa. «I nordici vivono in modo più slow, tendono a semplificare la loro vita. Così dovrebbe essere per la nostra casa. Semplice e funzionale, priva di cose superflue che ci distraggono. Io non propongo nuovi trend. Ma accompagno le persone che mi interpellano nelle loro riflessioni. Si tratta solitamente di gente che non si ritrova più nel proprio spazio domestico».
L'effetto Covid – Un problema che, stando all'esperta, si sta facendo sentire soprattutto dopo l'apice della pandemia. «Siamo stati costretti a restare parecchio in casa. Abbiamo scoperto tensioni o criticità domestiche là dove pensavamo di poterci rifugiare. Molta gente desidera perciò un cambio, un rinnovamento in positivo. Tutto può essere utile, dalla ricollocazione dei mobili ai giochi di luce, così come la semplice disposizione dei libri».
Consapevolezza – Ecosostenibilità, minimalismo, funzionalità. Sono soprattutto questi i principi del nordic design. «Molte persone non sono consapevoli dell’importanza dell’assetto domestico. Riposano male, vivono in modo ansioso il tempo che passano in casa, hanno pensieri contrastanti sul design che meglio li soddisfa. A volte basta solo buttare pochi oggetti, o disporli in modo più valido e accogliente. E le cose cambiano».
La fatica di lasciare andare – L'esperta prosegue: «Io lascio scegliere lo stile al padrone di casa. Il mio è un tocco anche psicologico. Alcune persone fanno fatica a buttare oggetti ricevuti in regalo o pezzi ereditati. In quel caso si trova il compromesso di sistemarli altrove oppure in uno scatolone».
Una scelta moderna – Un mestiere di nicchia. Di cui sembra esserci sempre più bisogno. «La mia è una scelta moderna, in linea con una società in rapida evoluzione, più rispettosa degli spazi personali, dell’ambiente e delle risorse che abbiamo a disposizione».