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CANTONELa Scuola tra livelli, accoglienza e una ritrovata normalità

26.06.23 - 11:01
Ecco come è andato l'ultimo anno scolastico ticinese
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La Scuola tra livelli, accoglienza e una ritrovata normalità
Ecco come è andato l'ultimo anno scolastico ticinese

BELLINZONA - Il ritorno alla normalità dopo la pandemia, un'integrazione scolastica regolare per i giovani rifugiati dall'Ucraina (sono circa 800) e il superamento dei livelli.

Sono tre gli obbiettivi principali che sono stati raggiunti in quest'ultimo anno scolastico, 2022/2023, definito «un anno di transizione». Lo ha dichiarato questa mattina in conferenza stampa, stilando un bilancio dell'anno scolastico 2022/2023, la Consigliera di Stato e direttrice del DECS Marina Carobbio Guscetti. Non senza ricordare il cambio di Legislatura appena avvenuto.

La parola chiave per il prossimo anno, ha poi aggiunto Carobbio, sarà «ascolto»: l'orecchio verrà teso verso tutti gli attori scolastici che direttamente o indirettamente orbitano attorno al mondo scolastico. In questa nuova fase, ha poi concluso la direttrice, si continuerà a riconoscere e difendere due capisaldi della scuola ticinese: «L’inclusione e il diritto allo studio».

«Un tema centrale è quello di combattere gli stereotipi anche nell'ambito educativo e in quello delle scelte professionali», ha poi chiarito la Consigliera di Stato, «è importante che tutti, ragazze e ragazze, possano accedere a determinate professioni». Infine, un ringraziamento: «Grazie a tutti che collaborano nell'educazione e nella formazione in Ticino, un elemento centrale nel nostro Cantone».

Salutare i livelli
Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola e coordinatore del DECS, ha parlato più nel dettaglio del superamento dei livelli alle medie. La sperimentazione interesserà 6 istituti: Ambrì, Acquarossa, Bellinzona 2, Massagno, Caslano e Chiasso. «Le sedi formeranno delle comunità di apprendimento professionale seguite da uno o più esperti nelle due materie (matematica e tedesco) e da un formatore del DFA che svolgeranno un coordinamento didattico-pedagogico sui tre assi della sperimentazione: codocenza, didattica laboratoriale, valutazione in contesti differenziati e inclusivi».

La codocenza è una pratica didattica in cui due (o anche più) docenti lavorano insieme per pianificare, gestire e valutare l'insegnamento in modo collaborativo. In una classe in cui si pratica la codocenza, i docenti condividono la responsabilità di gestire l'apprendimento degli allievi. La didattica laboratoriale permette di creare un ambiente in cui gli studenti possono sperimentare, esplorare, scoprire e apprendere in modo attivo e pratico. La valutazione in contesti differenziati e inclusivi richiede un approccio attento e sensibile alle esigenze degli studenti. Adottare un approccio equo e inclusivo alla valutazione può contribuire a promuovere l'apprendimento e il successo scolastico.

L’apprendimento bilingue piace
Passando oltre, per la prima volta nelle scuole medie superiori è stata offerta ad allieve e allievi la possibilità di seguire un anno di formazione bilingue presso una scuola di una regione linguistica germanofona. Berger ha ricordato che sei allieve provenienti dai licei di Lugano 1, Lugano 2, Bellinzona e Mendrisio hanno frequentato la III classe in un liceo del Canton Berna. L’anno prossimo frequenteranno la quarta nel loro liceo d’origine ma continueranno a seguire una disciplina in tedesco, nella fattispecie la filosofia. «Il progetto riscuote un notevole interesse tant’è che sono già state raccolte diverse adesioni per il prossimo anno scolastico».  

Nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 si è inoltre prestata particolare attenzione agli approcci e agli interventi scolastici con allieve e allievi con neurodiversità. Nello specifico ci si riferisce ad allieve e allievi che presentano diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia), di disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e di alto potenziale cognitivo (APC). A ottobre hanno preso avvio le attività del Tavolo di dialogo ADHD/APC, costituito a seguito di una mozione presentata da Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò, che chiedeva la creazione di un gruppo di lavoro istituzionale riguardo ai disturbi dell’attenzione (ADHD). Uno dei primi scopi sarà quello di allestire uno strumento che dia delle indicazioni operative entro la fine del prossimo anno scolastico.  

Scuola media, e poi?
Infine, si è parlato di orientamento scolastico e professionale. Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale*, ha affermato che la formazione professionale «rimane la scelta privilegiata dei giovani anche per l’anno scolastico 2022/2023, con circa due terzi degli allievi del post obbligatorio inseriti in un percorso professionale».

L’indagine delle scelte condotta presso le scuole medie a maggio, mostra le seguenti preferenze: il 30% opta per un apprendistato, il 20% preferisce un apprendistato tramite una scuola professionale a tempo pieno, il 2% sceglie una formazione in una scuola specializzata, il 45% intende proseguire la formazione in una scuola media superiore, mentre il 3% ha in mente altre soluzioni come il pretirocinio, il 10° anno, o la ripetizione. I dati definitivi saranno presentati a novembre.

Tra le novità di quest’anno scolastico si evidenzia l’avvio del primo ciclo formativo del settore vendita con il nuovo piano di formazione (riforma della vendita). In collaborazione con l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, è stato poi avviato il progetto ”Millestrade”, una fiera delle professioni diffusa sul territorio che per tutto il 2023 permette ai giovani, genitori, adulti, docenti e aziende di esplorare il mondo della formazione professionale in Ticino e scoprirne le opportunità visitando le porte aperte dei centri di formazione aziendali e partecipando a eventi in presenza e online.

Per la prima volta è stata inoltre richiesta la disponibilità alle aziende formatrici ad aderire all’elenco di aziende presso le quali i/le giovani, in particolare delle scuole medie, possono informarsi per organizzare degli stage d’orientamento. L’adesione delle aziende a questa iniziativa è stata alta e attualmente sul sito orientamento.ch sono pubblicati oltre 4'300 annunci.  «Gli stage rappresentano una parte importante del percorso che porta a compiere una scelta consapevole, pertanto questo dato va interpretato in modo positivo». 

Campagna di collocamento in apprendistato
Nell’anno scolastico 2022/2023 2'516 giovani apprendisti/e hanno iniziato un tirocinio duale in azienda, in sostanziale stabilità con il 2021-2022 (-7) ma con un importante aumento rispetto al 2019 (+67) e al 2020 (+123).

I primi risultati della campagna di collocamento per il prossimo anno scolastico 2023/2024 confermano la tendenza positiva. A inizio giugno, sono già stati sottoscritti 838 nuovi contratti di apprendistato in azienda, ossia 126 in più (+18%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «L’avvio è sicuramente incoraggiante», ha ricordato Colombo, «ma la campagna entra solo ora nel vivo». A luglio si avranno risultati più completi. Anche quest'estate sarà comunque attivato il sostegno a collocamento a tirocinio dei giovani minorenni residenti ancora alla ricerca di un posto di apprendistato. 

Qualche dato
I centri professionali della Divisione della formazione professionale hanno accolto 10'246 studenti e studentesse, di cui 6'651 in un percorso duale scuola-azienda e 3'595 in una scuola professionale a tempo pieno. A questi vanno aggiunti 1'092 allievi della Scuola cantonale di commercio, che prevede il rilascio, oltre che della maturità commerciale cantonale, anche dell’attestato federale di capacità. Degli allievi e delle allieve inseriti in un percorso professionale di base, circa il 30% frequentano i corsi che portano al rilascio della maturità professionale. Per quanto riguarda la formazione di grado terziario, sono 1'288 gli allievi e le allieve inseriti in uno dei 25 percorsi offerti dalle scuole specializzate superiori (SSS). Per quanto riguarda le soluzioni transitorie destinate ai ragazzi e delle ragazze che terminate le scuole dell’obbligo non hanno ancora maturato una scelta formativa, l’Istituto della transizione e del sostegno (ITS) ha registrato un aumento sia nel pretirocinio di orientamento (189 iscritti rispetto ai 158 dell’anno precedente) che nel pretirocinio d’integrazione (171 iscritti rispetto ai 110 dell’anno precedente).

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COMMENTI
 

Se7en 1 anno fa su tio
…. I livelli hanno rovinato una marea di allievi….. complimenti a quel genio che li ha ideati e a quelli che l’hanno approvato 30 anni fa … soluzioni più demenziale non poteva trovare…!

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
… quanti soldi buttate nel 🚽 maestri che affiancano maestri…! Negli anni 80 c’era un maestro e tutti gli allievi nella stessa classe senza troppe seghe mentali e tutti hanno ricevuto la licenza senza problemi….! Poi sono arrivati gli intellettuali e hanno inventato i livelli classificando ragazzi di serie A-B …! Conosco personalmente allievi che hanno fatto i livelli A e 3/4 avevano la media del 3-3.5 … ma per piacere…! Se avessero dovuto allestire delle classi di livello A in base ai ragazzi sopra la media dei loro compagni, non ne avrebbero fatta una di classe… poi i risultati si sono visti…! Figli di…, parenti del maestro…, amico del direttore… li hanno messi nei livelli A e poi si sono visti i risultati… tedesco e matematica pressoché tutti con il 3-3.5
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