Al liceo, il tasso di insuccesso in prima è del 30,4%. Sale a 42,7% alla SCC. I numeri sono leggermente in crescita.
BELLINZONA - Tornano a crescere i bocciati nei primi anni delle superiori. Dopo una forte riduzione degli insuccessi registrati nell’anno scolastico "pandemico", sono leggermente risaliti i dati degli studenti non ammessi alla classe successiva, soprattutto in prima e in seconda.
Si sta tornando, quindi, ai livelli pre Covid. A questo proposito, secondo i dati forniti dalla direzione del DECS, in I liceo «il tasso di insuccesso è pari al 30,4%», cioè quasi uno studente su tre. In seconda cala in maniera drastica: la percentuale si attesta al 15,4. Più alto, invece, il tasso di insuccesso alla Scuola cantonale di commercio (SCC): in prima si arriva al 42,7%, cioè quasi uno studente su due, mentre in seconda cala fino al 18%.
Il primo anno delle superiori, insomma, si conferma essere lo scoglio più duro per gli studenti. Il dato, sottolinea sempre la direzione del DECS, è «leggermente in crescita. Si sta tornando ai valori che si registravano prima della pandemia».
A questo proposito, è bene sottolineare che, nell’anno scolastico 2019/2020, quello caratterizzato dalla didattica a distanza, i numeri descrivevano un tasso degli insuccessi in prima e seconda liceo pari, rispettivamente, al 17,5% e al 7,15%. Alla Scuola cantonale di commercio, invece, la percentuale è del 25,7% (in prima) e del 12,7 %(in seconda). Quindi, una forte riduzione dei non ammessi, complice la straordinarietà della situazione e delle difficoltà riscontrate dai ragazzi (due elementi presi in considerazione in fase di valutazione).
La direzione del DECS fa sapere che «si sta già lavorando molto su vari aspetti» per provare a ridurre il numero degli studenti ripetenti. Fra questi, per esempio, c’è «l’orientamento scolastico e professionale, la valutazione e la transizione fra le scuole medie e le scuole medie superiori».