Questa misura sperimentale «non è una soluzione ma costituisce un problema supplementare»
MINUSIO - A Pro Velo Ticino non piace per nulla la decisione del Municipio di Minusio di vietare il transito delle biciclette in Via alla Riva tra Tenero e Locarno nei weekend e nei giorni festivi.
Una misura sperimentale che, secondo l'associazione, «non è una soluzione ma costituisce un problema supplementare» per chi si sposta in bicicletta da Tenero a Locarno. Il problema è la mancanza di un’alternativa valida per bypassare la zona lago. Via Simmen ha infatti una serie di oggettive problematiche: la pendenza del primo tratto la rende disagevole per le bici tradizionali e presenta situazioni di elevata pericolosità dovute all'esiguità della sede stradale e ad alcuni incroci (in particolare Via Navegna). «Inoltre non è assolutamente adatta alle famiglie che si spostano in bicicletta per raggiungere le spiagge o la città».
È un problema annoso, quello della convivenza tra bici e pedoni in questo tratto del Verbano. Una proposta simile era stata avanzata già nel 2014 e, piuttosto che imporre un divieto, sono state avviate anche campagne di sensibilizzazione alle quali Pro Velo ha aderito (ad esempio “Cortesia”) per spingere ciclisti e pedoni a rispettare alcune regole. Per l’associazione «questa è la giusta strategia che va però ripetuta e se del caso completata con misure di controllo più severe, e se necessario, multe ai ciclisti più indisciplinati. Inoltre dovrebbe essere migliorata la segnaletica orizzontale, accentuando maggiormente la doppia presenza di pedoni e ciclisti e, dove possibile, separando i flussi».
Pro Velo riconosce che esistono due categorie "critiche" di utenti: quelli che usano bici elettriche pur essendo inesperti e gli sportivi sulle bici da corsa, «irrispettosi dei limiti di velocità e del buon senso». Questi ultimi dovrebbero utilizzare via Simmen come alternativa, come già attualmente raccomandato, aggiunge l'associazione. «Responsabilizzando questi due gruppi di ciclisti, probabilmente si riuscirebbe a contenere il problema e a evitare decisioni inappropriate che acuiscono maggiormente la mobilità in questa zona del Verbano».