Nei primi sei mesi di quest'anno già raggiunti i casi del 2022. Abbiamo parlato di questo fenomeno in crescita esponenziale con la Polizia.
BELLINZONA - Anche in Ticino, come nel resto della Svizzera, spopolano i cosiddetti "falsi nipoti". Le truffe, che già nel 2022 avevano registrato un forte aumento, in questi primi sei mesi dell'anno sono letteralmente esplose. «Nelle ultime settimane si registra un'importante recrudescenza di questo genere di truffa su tutto il territorio cantonale», ci conferma il Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale (SCMP), precisando che da gennaio a giugno sono già «una ventina» le truffe andate a segno. Molte se si pensa che nell'intero 2022 ne erano state portate a termine 22.
Bottino non quantificabile - Per quanto riguarda il bottino trafugato dai truffatori, la polizia cantonale per ora non si sbilancia. Anche perché «diverse inchieste sono tuttora in corso». Il Servizio comunicazione precisa comunque che «di norma» il denaro sottratto varia da «alcune migliaia» a «diverse decine di migliaia di franchi». Che moltiplicato per la ventina di colpi già riusciti fa comunque un bel po' di soldoni. A titolo di paragone nel 2022 i falsi nipoti che avevano scelto il Ticino come "terreno di caccia" si erano intascati 800'000 franchi.
Falsi nipoti polacchi - Il Ticino terreno fertile per le truffe, quindi, ma non privo di insidie. Tanto che da inizio anno diversi truffatori sono finiti in manette. Trasformandosi da predatori a preda. «Da gennaio a oggi sono già stati effettuati otto arresti», precisa il Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale, rivelando che le persone arrestate facciano prevalentemente parte «di gruppi famigliari che hanno la loro base in Polonia».
Diversi filoni - Le truffe del falso nipote sono diverse. Ma al momento il filone che va per la maggiore è quello dove i truffatori si spacciano per agenti di polizia. «In questo contesto - precisa il SCMP - gli autori solitamente chiedono con insistenza un'importante somma di denaro necessaria a coprire la cauzione per un parente o un conoscente che è incorso in un incidente della circolazione». Si rileva inoltre che in questo periodo gli autori agiscono attraverso la modalità dell’attacco “spoofing”. «La vittima - precisa la Polizia - viene contattata tramite un numero di telefono fittizio e simile a quello utilizzato per le emergenze (per esempio 091 117, 117 117 o 0848 25 55 55)».
Creare il panico - Il modus operandi ricalca quello evidenziato a più riprese nelle sue numerose varianti. Con il truffatore che fa leva sullo scarso tempo a disposizione per creare il panico e mandare in confusione e in apprensione l'anziano. «I falsi nipoti mettono pressione alla vittima e la spronano a consegnare immediatamente il denaro a disposizione o gli averi custoditi in casa». E purtroppo spesso, nonostante gli appelli e gli avvertimenti delle autorità, ci riescono.
I consigli - Proprio per prevenire il compimento di questo genere di truffe, la Polizia cantonale ricorda - soprattutto agli anziani - che devono sempre diffidare delle chiamate con richieste di denaro e non devono esitare a chiedere aiuto a famigliari o amici. «La Polizia - viene ricordato - non contatta mai telefonicamente per richiedere denaro, gioielli od oggetti di valore. Se così fosse, si tratta di un tentativo di truffa». Inoltre non bisogna mai «consegnare denaro od oggetti personali», né «fornire dati personali, informazioni su legami famigliari o abitudini di spostamenti a persone non appartenenti alla propria cerchia di conoscenze».
Le conferenze - La Polizia cantonale è particolarmente attiva nel contrasto di questo fenomeno, sia sul piano delle indagini sia su quello della prevenzione. In quest’ultimo ambito, da inizio dell’anno è in corso una serie di conferenze di prevenzione rivolta alle persone anziane, proprio per sensibilizzare sul tema di truffe e furti. «I dodici incontri svolti in diversi luoghi del Cantone - conclude il Servizio comunicazione, media e prevenzione - hanno avuto una media di partecipazione di una quarantina di persone e sono già previste altre conferenze in autunno».