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Chiesa di Palermo distrutta dalle fiamme, la ripartenza nel segno del Ticino

CANTONE / ITALIAChiesa di Palermo distrutta dalle fiamme, la ripartenza nel segno del Ticino

03.08.23 - 06:30
Il progetto di restauro di Santa Maria di Gesù è stato donato dalla società di consulenza Anafyo
Reuters
Chiesa di Palermo distrutta dalle fiamme, la ripartenza nel segno del Ticino
Il progetto di restauro di Santa Maria di Gesù è stato donato dalla società di consulenza Anafyo

PALERMO - «È una ferita». Così il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha definito i danni subiti dalla Chiesa di Santa Maria di Gesù, distrutta lo scorso 25 luglio da uno degli incendi di origine dolosa che hanno sfregiato Palermo.

Un luogo simbolo della storia e della cultura del capoluogo siciliano, gravemente danneggiato dal fuoco: il tetto in legno è andato completamente distrutto, così come varie opere d'arte custodite al suo interno. Fin da subito è emersa prepotentemente la volontà di riportare all'antico splendore questo luogo di culto amatissimo dai palermitani e sui social è stato lanciato un appello a ingegneri, architetti e costruttori, affinché fosse donata la progettazione dei lavori di ripristino.

A pensarci è stata una società ticinese: l'Anafyo Sagl, con sede legale a Cadempino e sede operativa a Chiasso, che si occupa di consulenza nel campo architettonico, ingegneristico e delle costruzioni. «La perdita delle opere d’arte presenti nella chiesa, ma soprattutto quella dei corpi di San Benedetto il Moro e del Beato Matteo di Agrigento costituiscono, per la comunità del luogo, per l’Italia e per il mondo intero un danno irreparabile» ha dichiarato Edoardo Accettulli, direttore generale della società, come si legge sul Giornale di Sicilia. «Credo che non si faccia ancora abbastanza per preservare il patrimonio religioso, storico, artistico e culturale di questo Paese».

Nella e-mail mandata in Sicilia Accettulli ha precisato: «Siamo un'azienda specializzata nella implementazione della metodologia BIM in ambito gestione e manutenzione e vorremmo offrire lo sviluppo del modello BIM della chiesa a supporto delle attività di restauro e ricostruzione, ma soprattutto a supporto della futura gestione e manutenzione dell’opera. La speranza e l’augurio sono quelli che in un futuro prossimo con il supporto delle nuove tecnologie si possa garantire una gestione ottimale delle opere d’arte» in Italia.

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COMMENTI
 

Valentino Alfano 1 anno fa su tio
Che cos’è esattamente il BIM? Il Building Information Modeling, in italiano Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione, è stato definito dal National Institute of Building Sciences (NIBS) come la “rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto“. Il BIM non è semplicemente un nuovo formato di rappresentazione 3D o un software, ma una tecnologia che permette di creare un modello informativo, multidisciplinare e condiviso, contenente le informazioni utili in ogni fase della progettazione, da quella architettonica a quella esecutiva e gestionale, come disegni tecnici, geometria dell’edificio, localizzazione geografica degli oggetti, proprietà dei materiali, caratteristiche termiche, prestazioni energetiche, impianti, sicurezza, manutenzione e demolizione. Il BIM model è quindi un nuovo modo di lavorare, che utilizza la tecnologia (software, IoT e blockchain) per facilitare la gestione del progetto e migliorare il controllo del processo di costruzione, la collaborazione interdisciplinare, la comunicazione tra le parti e la gestione del rischio. Se i flussi di lavoro precedenti si basavano su file multipli e processi scollegati, con il BIM l’approccio diventa più dinamico e agevola la condivisione di conoscenze e dati, lo scambio di informazioni e la partecipazione di tutte le parti coinvolte nelle varie fasi.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a Valentino Alfano
Ottimo post, continua cosi ed alza il livello della discussione please !!

vulpus 1 anno fa su tio
Ben vengano questi slanci, indipendentemente da dove si è verificato il danno. Non semplice da riprogettare e ricostruire. Ci vuole pazienza e competenza. Tutti ricorderanno l'indendio di Notre Dame a Parigi e lo slancio che ne è seguito. Ebbene restauro e ricostruzione dureranno anni e anni, e non come purtroppo erano le intenzioni in 3/4 anni. Al momento non hanno ancora ricostruito l'intelaiatura in legno del tetto, tutto quanto c'era all'interno che si è salvato è stato asportato e in fase di ripristino e pulizia, sparpagliati in molteplici atelier della Francia. Questi monumenti non sono adeguatamente protetti da questi eventi.

Pocahontas 1 anno fa su tio
"il patrimonio dell' Italia, le opere d'arte in Italia...." cosa ci fate qui a Cadempino allora??

Marecalmo 1 anno fa su tio
Risposta a Pocahontas
Pocahontas... e tu cosa ci fai in Svizzera? Che commento triste...

Luchì92 1 anno fa su tio
Risposta a Pocahontas
io mi chiedo perché devo condividere il passaporto con certi ticinesi medi...asan!

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Pocahontas
Guarda fuori dalla finestra, c’è il tuo 🧠 che sta scappando

Marecalmo 1 anno fa su tio
Risposta a Pocahontas
Io sono svizzero da generazioni, ma a differenza tua riesco ad apprezzare anche opere d'arte al di fuori del Ticino. Inoltre è un'azienda privata, che genera posti di lavoro e aiuta l'economia del Cantone. Sarà libera di fare quello che vuole e offrire il proprio aiuto? Secondo il tuo ragionamento bisognerebbe anche vietare, ad esempio, le adozioni a distanza dal momento che i bimbi che ne beneficiano non risiedono in Ticino... Continuo a pensare che il tuo sia un commento triste, e non credo di essere l'unico...

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Dex
Dex: battuta top del giorno! Grande 🤣

Pocahontas 1 anno fa su tio
Risposta a Marecalmo
IO SONO SVIZZERA!!! Tu??

Pocahontas 1 anno fa su tio
Risposta a Marecalmo
Non è un commento triste. È la realtà!!

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Pocahontas
Oltre ad accodarmi alla facile ironia attorno al tuo post, che hai elaborato probabilmente servendoti dell A.I. "Authentic idiocy" è tempo che qualcuno ti faccia notare questo: non è un merito essere svizzeri. Non è una qualità, non è un talento e non è un risultato. E' una caratteristica casuale. Cioè, è come se in ogni discussione volessi avere l'ultima parola dicendo: "Io sono bionda. e tu?...
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