Alain Berset, a margine del Festival di Locarno, ha sottolineato l'importanza di garantire la competitività del settore
LOCARNO - «Negli ultimi dieci anni nessun altro settore della cultura ha vissuto cambiamenti radicali come il cinema», ha rilevato il presidente della Confederazione Alain Berset oggi in una conferenza stampa a margine del Locarno Film Festival.
I meccanismi di promozione sono stati adattati per rispondere alla rapida evoluzione delle condizioni quadro e garantire la competitività del cinema svizzero, ha sottolineato Berset.
Il friburghese ha esposto tre adattamenti importanti integrati alla promozione del cinema, di cui la Confederazione è responsabile dall'introduzione dell'articolo costituzionale corrispondente alla fine degli anni 1950. La prima è stata di adottare misure compensative in seguito all'esclusione della Svizzera dal programma MEDIA dell'UE, conseguenza dell'adozione dell'iniziativa contro l’immigrazione di massa nel 2014.
Lex Netflix
L'introduzione nel 2016 della promozione degli investimenti cinematografici in Svizzera è il secondo adattamento mentre la modifica alla legge sul cinema, la cosiddetta Lex Netflix, adottata dagli svizzeri lo scorso anno, è il terzo.
L'espandersi della cerchia di attori coinvolti nella promozione cinematografica e le mutate condizioni di produzione, distribuzione e consumo richiedono una politica audiovisiva globale. La Confederazione sta attualmente analizzando la situazione per delineare prospettive per la promozione del cinema, si legge nella nota.
Le sfide del settore cinematografico sono state prese in conto nel nuovo messaggio sulla cultura 2025-2028, in consultazione fino a settembre. Vi sono incluse anche le lezioni apprese dal settore culturale durante la pandemia.
Bilancio
L'entrata in funzione di Berset alla testa del Dipartimento federale dell'interno il 1° gennaio 2012 aveva coinciso con l'entrata in vigore della nuova legge sulla promozione della cultura (LPCu). «Questa legge ha conferito per la prima volta alla Confederazione una responsabilità chiara e completa in materia di cultura, introducendo il messaggio sulla cultura come strumento per definire l'orientamento strategico della politica culturale federale», prosegue la nota.
Oltre al cinema, il presidente della Confederazione a sottolineato alcuni elementi che hanno segnato questa politica culturale: il mantenimento e la promozione della diversità culturale e linguistica della Svizzera e quindi della coesione sociale, in particolare nell'ambito dell'insegnamento delle lingue, il sostegno alla partecipazione culturale e alla cultura amatoriale nonché la riorganizzazione dei premi culturali svizzeri.
Senza dimenticare la promozione della cultura della costruzione, «ambito in cui la Svizzera fa da traino e da coordinatrice ricoprendo un ruolo di primo piano in Europa», si legge nella nota.