Niente marce, sensori e telecamere. Imparare a guidare un auto oggi è una cosa tutta diversa. Meglio o peggio? Proviamo a capirlo.
LUGANO - Sensori ovunque, telecamera per parcheggiare (se già non si parcheggia da sola) e cambio automatico.
Inutile nascondersi dietro a un dito, guidare oggi è un'esperienza radicalmente diversa anche solo rispetto a una manciata di anni fa.
Le automobili moderne sono qualcosa di diverso, per certi versi incredibilmente più “smart” per altri - però - anche un po' “dumb”, proprio perché si affidano completamente alla tecnologia.
Com'è, quindi, imparare a guidare oggi? Abbiamo tentato di capirlo.
Questioni di cambio
Manuel Friedrich di Autoscuola 2000, dà lezioni di scuola guida con una Tesla Model 3. Elettrica, automatica, con un tablet come cruscotto e zeppa di comfort, è un po' il simbolo del nuovo concetto di auto: «Ai ragazzi piace, certo, ma per loro non è niente di particolare o “esagerato”». Oltre alla Tesla, Friedrich ha anche una Seat con cambio manuale: «Devo dire che, purtroppo, il 90% sceglie di fare lezione con l'automatico».
Perché purtroppo? È presto spiegato: con la modifica della legge dal 1 febbraio 2019 si può fare scuola guida (e l'esame) con un'auto con il cambio automatico e guidare anche quella con il cambio manuale. Una novità, questa, che non ha trovato l'unanimità fra gli addetti ai lavori.
«È facile dire che sono più o meno la stessa cosa, ma non è così e può essere anche pericoloso», conferma Friedrich, «capita che qualcuno inizi a fare lezione con il cambio manuale e poi passi a quello automatico per concentrarsi sugli altri aspetti della guida, ma c'è anche chi chiede di fare lezioni di rinforzo con il manuale, per sentirsi più sicuro».
Che ai giovani piaccia automatico, lo conferma anche il TCS: «La maggior parte dei giovani sceglie la variante con cambio automatico alla scuola guida. Soprattutto all'inizio della formazione, questo offre molti vantaggi perché ci si può concentrare sulle cose essenziali della guida», ci spiega il portavoce Massimo Gonnella.
«Inoltre, la maggior parte dei nuovi veicoli immatricolati oggi è dotata di cambio automatico. La mobilità elettrica, in particolare, sta contribuendo al rapido aumento del numero di veicoli automatici. Tutti i veicoli elettrici e anche gli ibridi hanno il cambio automatico. Nei prossimi anni, il parco macchine in Svizzera sarà composto da un numero sempre crescente di veicoli con cambio automatico», aggiunge.
E per quanto riguarda le criticità? «Durante le consultazioni parlamentari il TCS aveva espresso un certo scetticismo riguardo a questa possibilità. Ma a distanza di qualche anno riteniamo che le esperienze fatte nel frattempo nell’applicazione di questa nuova normativa abbiano dato degli esiti positivi».
Sensori e telecamere, croce e delizia
Non è però solo questione di cambio. Le auto di oggi sono costellati di dispositivi hi-tech, dai sensori d'impatto quasi a 360 gradi passando per la videocamera per la retromarcia ormai un gadget non più così eccezionale, anzi: «Per quanto riguarda la telecamera non nascondo le mie perplessità per quanto riguarda gli esami», conferma Friedrich, «per gli esperti è fondamentale che i ragazzi guardino sempre e comunque nello specchietto quando effettuano la retromarcia, il problema è che molte auto di oggi dal vetro posteriore hanno una visibilità praticamente pari a zero e quindi questa è davvero fondamentale».
Parlando dei sensori di parcheggio - e la frenata automatica - possono essere utili «ma non possono fare un miracolo». Insomma, la sensazione è che imparare a guidare oggi sia anche imparare a gestire al meglio tutti questi gadget “smart”, diventando... giusto un po' più smart di loro.
«A noi non risulta un aumento del numero di incidenti rispetto al passato. Di sicuro i sistemi di assistenza alla guida aiutano i conducenti – non solo quelli giovani – a ridurre gli errori di guida e quindi a ridurre anche il rischio di incidenti. Tuttavia, il conducente resta pur sempre responsabile della guida e deve essere in grado di mantenere il controllo del veicolo in ogni momento», conferma concludendo il TCS.
La parola alle cifre
Su quanti allievi conducenti si presentino all'esame di guida con un veicolo manuale (oppure automatico), la Sezione della circolazione di Camorino conferma di «non raccogliere questo tipo di informazione». Gli unici dati di riferimento per promossi e bocciati sono raccolti a livello svizzero dall'Associazione dei servizi della circolazione (Asa) e riguardano l'annata 2022.
Per quanto riguarda le automobili (categoria B) il numero degli esami superati è di 92'052 con un tasso di successo poco sotto all'80% (per la precisione 76,2%). Un valore, questo, che rimane più o meno stabile dal 2019 a oggi.
È in calo costante e importante, invece, il numero di ragazze e ragazzi che completano il percorso che porta alla patente. Per quanto riguarda la categoria B si parla di un -18,9%, per altre categorie si può arrivare anche a ridosso del -50%.