Il maggior numero di abbattimenti nel Luganese, e a settembre si riparte con la venazione in altura.
BELLINZONA - 880 cacciatori per 1'100 prede, è questo il bilancio della stagione della caccia estiva al cinghiale, aperta il 2 giugno e conclusasi lo scorso lunedì 31 luglio. Come confermato dal dipartimento del territorio il distretto con più abbattimenti è stato il Luganese (556), seguito dal Locarnese (234), Mendrisiotto (173), Bellinzonese (100) e Riviera (27).
Il periodo venatorio, spiega il DT, «è stato introdotto per la prima volta quest’anno con lo scopo di cercare di contenere ulteriormente la popolazione dei cinghiali prima che molti individui possano causare gravi danni alle coltivazioni agricole e alle proprietà private. In secondo luogo la riduzione degli effettivi di questa specie rientra nelle misure preventive contro una potenziale epidemia di peste suina africana, il cui virus è ben diffuso nella vicina penisola italiana».
La caccia si è svolta nei mesi di giugno e luglio su quasi tutto il territorio cantonale, esclusi i distretti di Blenio, Leventina e Vallemaggia, con modalità differenti, nel rispetto delle normative federali. «In ottemperanza agli obbiettivi gestionali, la pressione venatoria su questa specie deve rimanere elevata», conferma il Dipartimento.
A breve, viene ricordato, partirà la stagione di caccia alta durante la quale sarà possibile cacciare il cinghiale (oltre che il cervo, il capriolo e il camoscio) dal 2 al 16 e dal 22 al 26 settembre 2023.
Un’ulteriore fase di caccia è prevista, come consuetudine, nel periodo tardo autunnale/invernale tra il 18 novembre 2023 e il 21 gennaio 2024 limitatamente ai giorni di sabato, domenica e mercoledì.