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I 26 castagni monumentali di Soazza vivono grazie a loro

SOAZZA (GR)I 26 castagni monumentali di Soazza vivono grazie a loro

17.08.23 - 06:30
La Fondazione Paesaggio Mont Grand lotta per valorizzare il paesaggio sopra il Comune del Moesano. Abbiamo parlato con un responsabile.
Davide Giordano
I 26 castagni monumentali di Soazza vivono grazie a loro
La Fondazione Paesaggio Mont Grand lotta per valorizzare il paesaggio sopra il Comune del Moesano. Abbiamo parlato con un responsabile.

SOAZZA - Sono tra i simboli della Svizzera italiana. Lui (il castagno) e lei (la castagna) rientrano infatti a pieno diritto tra le tradizioni del nostro territorio. Un patrimonio che va tutelato e salvaguardato. Che va protetto e tramandato ai posteri. Una missione, questa, che la Fondazione Paesaggio Mont Grand di Soazza (GR) ha fatto sua. 

Il Comune dei castagni monumentali - D'altronde sul territorio del Comune della Mesolcina sono stati recensiti ben 26 castagni monumentali. Una densità che non ha eguali nel resto del Paese. Ed è proprio all'ombra di questi maestosi alberi che dominano il Mont Grand, il cui fusto supera i sette metri di circonferenza, che incontriamo Oscar Morandi, responsabile della fondazione che ha come scopi principali la valorizzazione del paesaggio collinare sopra Soazza e la promozione di progetti a favore della biodiversità in altri Comuni del Moesano.

L'abbandono dei pascoli - La zona del Mont Grand ha subito la "fuga" degli abitanti di Soazza, coincisa con la costruzione dell'autostrada a metà del secolo scorso. «La gente ha avuto la possibilità di spostarsi più velocemente verso Bellinzona, lavorando in condizioni migliori e guadagnando più soldi. Quindi c'è stato un abbandono dei pascoli del Mont Grand con il conseguente rimboschimento di tutta l'area».

Selve per contrastare il bosco - L'avanzata del bosco, però, rappresentava un grosso pericolo per questi castagni secolari che venivano letteralmente soffocati dalle altre piante. Ed è da questa problematica che nasce il progetto principe della fondazione. Quello di creare selve castanili. «Mantenere queste selve in buono stato è il principale scopo della nostra fondazione», precisa Morandi ricordando quanto la coltura della castagna sia stata importante in passato. «La castagna era sinonimo di sopravvivenza e non per nulla il castagno veniva chiamato albero del pane. Le selve castanili, poi, sono fondamentali anche per la biodiversità perché queste praterie secche sono habitat che stanno scomparendo».

Volontari dal mondo - Mantenere queste selve castanili non è comunque un lavoro semplice. Ecco perché spesso la fondazione ingaggia scolaresche o gruppi di volontari. Con quest'ultimi che (a volte) vengono anche da molto lontano. Come Ricardo Daniel Ortega che ha raggiunto Soazza addirittura dal Messico. «Sono qui per imparare il più possibile sulla cura di questi alberi», racconta il giovane ai nostri microfoni. «In questo modo potrò portare queste nozioni nel mio Paese». Ermanno Filannino arriva dalla Puglia. Da una terra di ulivi, a una di castagni quindi. «Sono arrivato qui tramite un progetto del servizio civile internazionale», ci spiega. «Ero interessato a lavorare nel mondo dell'agricoltura e ora sto scoprendo la realtà dei castagni. Sono luoghi bellissimi». Anche la zurighese Selma Suter è entusiasta di questa avventura. «Non so se mi servirà in futuro ma mi piace lavorare all'aperto e porterò sempre con me questa esperienza».

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
Certo, perché i nostri disoccupati e mantenuti non hanno voglia e non devono lavorare !!!!! vergogna

gufo 1 anno fa su tio
mah certo, bel progetto!!! perchè non mettiamo a pulire i boschi i richiedenti asilo così almeno sono talmente stanchi alla sera che non vanno in giro a fare cax xate? ...

Dan1962 1 anno fa su tio
?

Brissago 1 anno fa su tio
Qui gli stranieri vanno bene ? Nessuno ha niente da ridire? Svizzeri cercasi per la salvaguardia di questi enormi castagni!

merlux 1 anno fa su tio
Risposta a Brissago
Vedrà che tra qualche anno, quando ce ne sarà bisogno per supplire alla mancanza di forza lavoro a causa della piramide dell'età, andranno bene in ogni dove per sostenere il sistema pensionistico e delle altre prestazioni sociali :). Saranno poi quelli che ora si lamentano che sono troppi a lamentarsi di nuovo che la politica non farà abbastanza per farne arrivare per sostenerci. Al di fuori di queste mere polemiche: bel progetto! Complimenti!
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