La presa di posizione dell'Ocst dopo le novità riguardo a possibili licenziamenti emerse questa mattina.
PAZZALLO - Non ha tardato ad arrivare la presa di posizione del sindacato Ocst, riguardo alla delicata situazione licenziamenti della sede luganese di Helsinn.
«Spiace dover costatare che una realtà industriale importante non sia in grado di dialogare e confrontarsi in un momento di difficoltà con il territorio dove è presente da molti anni», commenta il segretario regionale di Ocst Lorenzo Jelmini che critica la decisione della farmaceutica di non coinvolgere nel processo le parti sociali.
«Ci sono degli impegni imposti dalla legge, ossia la comunicazione dei licenziamenti collettivi alle autorità cantonali, ma c'è anche una modalità meno formale ma più attenta alle preoccupazioni e agli interessi dei collaboratori che questa azienda ancora una volta non ha voluto adottare», continua Jelmini che ritiene «davvero incomprensibile la posizione dunque della direzione che denota disinteresse nei confronti del suo personale e ci auguriamo che possa essere corretta quanto prima...»
Da cui le richieste del sindacato di «più tempo a favore dei dipendenti per prendere posizione, la possibilità di incontrare e accompagnare in questa fase i collaboratori, di dare reale crediti alle loro osservazioni e rivendicazioni e di dare disponibilità per un piano sociale».
Ocst, lo ricordiamo aveva già tentato di mediare durante la precedente ondata di licenziamenti annunciata a fine 2022. Anche in quel frangente «ogni tentativo sussidiario di dare riscontro a esigenze collettive è rimasto totalmente inascoltato», aveva commentato il vicesegretario luganese dell'Ocst Paolo Coppi.