Sette ticinesi su dieci non possono cambiare cassa malati, devono intervenire sulle altre spese per riuscire ad arrivare a fine mese
BERNA - Il problema dell'aumento dei premi delle casse malati è reale, e contribuisce a far crescere indignazione e timori. Indignazione perché da anni la politica sembra aggrapparsi al gioco dello scaricabarile (è colpa di Berna, è colpa dei Cantoni, dei medici, di quelli che vanno sempre dal dottore, delle troppe analisi di laboratorio, dei troppi anziani in Ticino) , timori perché a fronte di un aumento così consistente, le persone iniziano a fare fatica ad arrivare a fine mese. Una paura che emerge dall'osservatorio di bonus.ch, il quale ha intervistato 4.700 assicurati. Ebbene quasi l'80% delle persone ha dichiarato di essere seriamente preoccupato per le proprie finanze. Il 13% ha dichiarato che cercherà di far fronte alla situazione cambiando cassa malati (6%) oppure modello assicurativo scegliendo magari un'altra franchigia (7%). Il 66% invece ha dichiarato che dovrà per forza di cose ridurre il proprio budget personale e familiare. E nel 18% dei casi l'impatto ricade sulle spese relative ai generi di prima necessità, mentre per il 21% l'impatto sarà sulle spese per vacanze e divertimento. Solo il 21% ha dichiarato di non avere particolari timori per le proprie finanze.
La situazione appare più drammatica in Ticino dove si riscontra la maggiore preoccupazione. Hanno espresso timori quasi nove ticinesi su dieci (88% per l’esattezza), una percentuale decisamente più alta rispetto all'81% della Svizzera francese e al 71% della Svizzera tedesca. L'aspetto preoccupante di tutto ciò è che sette ticinesi su dieci non possono intervenire esclusivamente sulla gestione della propria assicurazione malattia, ma deve intervenire sulle altre spese per assorbire l'aumento dei premi e del costo della vita. Una percentuale scende al 67% nella Svizzera francese e al 59% nella Svizzera tedesca. Per non parlare del fatto che il 22% dei ticinesi dovrà ridurre le spese per i beni di prima necessità, rispetto al 17% delle altre regioni linguistiche.
Avere una cassa malati: sì o no?
C'è un ultimo aspetto da mettere in rilievo. La piattaforma di bonus.ch ha interrogato i 4.700 assicurati sulla possibilità di introdurre la libera scelta di aderire a una cassa malati per la copertura assicurativa di base, eliminando quindi l'obbligo di assicurarsi. I risultati mostrano che il 25% del campione abolirebbe l'obbligo assicurativo, un tasso che l'anno scorso era del 21%. In Ticino quasi un terzo delle persone hanno mostrato interesse per l'idea della libera scelta di assicurarsi. In Romandia, questo tasso è del 24% e in Svizzera tedesca del 23%.